Ancora una operazione nella Piana di Gioia Tauro: continua l’attività di contrasto al caporalato e al lavoro nero

Continua l‘azione dello Stato per il riacquisto alla legalità dei settori eClaudio Sammartinoconomici e produttivi, in un contesto caratterizzato da endemici fenomeni di illegalità a tutela della salvaguardia e della sicurezza sul lavoro. Come preannunciato dal Prefetto, Claudio Sammartino nell’incontro con la stampa del giorno 8 gennaio, procedono infatti le iniziative di contrasto al caporalato e al lavoro nero nel territorio provinciale, avviate lo scorso 11 novembre e proseguite in data 8 e 14 gennaio scorsi. L’odierna operazione interforze, che si inserisce nell’ambito della Direttiva del Ministro dell’Interno del 23 aprile 2014 denominata “Focus ‘ndrangheta – Piano d’azione nazionale e transnazionale”, è stata riproposta nella Piana di Gioia Tauro, dove si registra un numero significativo di presenze di immigrati che vengono impiegati nella raccolta di agrumi, nelle coltivazioni e in altri settori.  Sono stati impegnati oltre 40 operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Provinciale, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ASP di Reggio Calabria.  Nel corso dell’operazione sono state controllate sette aziende operanti nei comprensori di Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando e Varapodio in relazione alle quali sono in corso anche accertamenti da parte del personale dell’Ispettorato del lavoro. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di € 2.000 ed effettuate n.15 perquisizioni personali ed 1 domiciliare. Un cittadino italiano è stato deferito per il reato di cui all’articolo 603 bis c.p. (caporalato).

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