Giornata intensa, quella appena trascorsa, per Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha affrontato un tema delicato ma molto importante per la destra italiana, quello dell’immigrazione incontrollata, mettendo in evidenza una realtà che ormai viene ampiamente confermata da analisi condotte da importanti testate giornalistiche. “In Italia – si legge sulla sua pagine facebook – il 90% degli immigrati, profughi e richiedenti asilo compresi, sono uomini in età da lavoro”. “A sostenerlo – continua – non sono quei populisti di Fratelli d’Italia, ma grandi quotidiani come l’Economist, ricercatori e analisti”.
Quel “qualcosa che non andava”, per dirla in poche parole, lentamente ma inesorabilmente sta venendo a galla, perché “sostenere che siano tutti profughi è chiaramente una menzogna e una presa in giro che avrà inevitabilmente gravissime ripercussioni sulla tenuta sociale e sulla sicurezza dei cittadini europei”.
Ma l’ex Ministro della Gioventù dell’ultimo Governo Berlusconi non placa il suo affondo e, rincarando la dose, si spinge sino ad affermare che, per capire la complessa situazione che stiamo vivendo, basterebbe riportare alla mente “le immagini dei profughi istriani, giuliani e dalmati che scappavano dalle violenze del regime comunista di Tito: donne, bambini, anziani, famiglie disperate ma unite”. “Scene – chiarisce il presidente di Fdi-An – che nulla hanno a che fare con quelle che quotidianamente vediamo sulle nostre coste o ai confini europei: migliaia di uomini giovani e soli arrivano nella nostra penisola, lasciando presumibilmente in Patria figli, mogli e madri in balia di carnefici”.
I profughi, intesi come “donne, bambini e nuclei famigliari”, pertanto, possono essere accolti, mentre “per tutti gli altri che pretendono di essere accolti in Italia e in Europa” le porte devono essere chiuse.