Nonostante la fine delle sanzioni all’ Iran, che aumenterà di fatto le sue esportazioni del petrolio greggio e il mercato già in sovrapproduzione, l’aumento del flusso di petrolio assesta un nuovo colpo al ribasso delle quotazioni.
Il Brent scende, per la prima volta dal Novembre 2003, al di sotto i 28 dollari al barile, 27,67 dollari, così come anche il WTI del Texas che si assesta appena a 28,36 dollari.
Tutto questo incredibilmente non influisce sul prezzo dei carburanti che nel nostro Paese che rimangono tra i più elevati d’Europa a causa delle già esistenti (alcune “antichissime”) accise governative.
Fabrizio Pace