Un anno fa, precisamente il 16 gennaio 2015, si riunivano a Lecce i soci fondatori per sancire ufficialmente la nascita dell’associazione nazionale LinfoVita, che si prefiggeva tra gli obiettivi quello di affiancare i pazienti affetti da patologie così difficili, come i linfomi, con una serie di strumenti ed iniziative integrate volte ad aiutarli nel processo di cura e guarigione dalla malattia. L’idea dell’associazione nasce a Reggio Calabria nel 2013 proprio da un ex-paziente e prende corpo grazie alla dott.ssa Caterina Stelitano, ematologa presso gli Ospedali Riuniti di Reggio, divenuta poi fondatrice e vicepresidente nazionale di LinfoVita. Un progetto tutto reggino, presentato a maggio 2015 nella serata inaugurale al Teatro Siracusa con interventi medici e istituzionali, ma soprattutto motivo di orgoglio per la Città che, divenuta sede legale nazionale dell’associazione, si distingue ulteriormente nel panorama ematologico italiano. Il presidente nazionale Davide Petruzzelli, il segretario nazionale Daniele Angiolelli assieme agli altri membri del Comitato Direttivo e ai numerosi iscritti e volontari danno vita, e linfa, a questa nuova realtà associativa del settore che in appena un anno è riuscita ad imporsi aprendo le sezioni di Reggio, Pescara e Milano a cui se ne affiancheranno presto altre due in Italia, con la speranza che il papavero, simbolo dell’associazione, continui a spuntare ancora nel vasto prato della nostra penisola. LinfoVita, pur da neonata realtà qual è, ha già ricevuto diversi riconoscimenti ed appoggi sia dalle Istituzioni che da vari enti e associazioni culturali, benefiche e di categoria; inoltre lo scorso settembre ha vinto il concorso del Gilead Community Award Program 2015 per l’ideazione e la realizzazione di progetti per interventi originali, di utilità diffusa e finalizzati a migliorare la qualità di vita e l’assistenza terapeutica da svolgersi sul territorio italiano, con la collana “Conoscere per combattere”, composta da opuscoli stampati e disponibili anche on-line dedicati alle varie tipologie di linfomi, ai diritti del malato, alle complicanze della chemioterapia ed altro ancora, rivelandosi un progetto informativo utile per l’educazione del paziente alla gestione della malattia. Oltre che per la qualità dei prodotti realizzati facilmente aggiornabili, la collana, una sorta di alfabetizzazione sanitaria attuata con il coinvolgimento dei pazienti, si avvale anche del contributo della Lymphoma Coalition, il network internazionale di associazioni e pazienti che condividono i medesimi interessi. “Vogliamo promuovere percorsi formativi ad hoc, fornire strumenti utili per comprendere le dinamiche che regolano il complesso sistema di cura, consentendo al paziente di partecipare in maniera attiva alle scelte e dare il proprio contributo”, dichiara la Vicepresidente e promotrice della o.n.l.u.s. Dichiarazione a cui fa eco anche il Presidente di LinfoVita che dalla sua esperienza di ex paziente afferma: “Intendiamo sostenere lo studio e la ricerca medico-scientifica nel settore dei linfomi attraverso una innovativa modalità integrata e partecipativa, con lo scopo di migliorare i servizi e l’informazione alle persone affette da dette patologie, aiutandoli ad affrontare la malattia con maggiore consapevolezza, conservando al tempo stesso le proprie relazioni e funzioni sociali.” Tutto ciò può esser possibile, grazie anche ad un altro progetto a cui LinfoVita partecipa da settembre: quello del volontariato. Nato temporaneamente in seguito a “Volontari per un mese”, iniziativa promossa dall’Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria, è diventato una realtà permanente presso il reparto ematologico dimostrandosi un ammirevole esempio di come l’attività di volontariato serva anche a rafforzare il tessuto sociale creando consapevolezza e partecipazione, oltre a fornire un servizio che assicura un valido sostegno agli ammalati. L’Associazione si avvale anche di un sito web (www.linfovita.it) e di una pagina facebook che testimoniano le molteplici attività della o.n.l.u.s e portano all’attenzione intense storie di vita di ex-pazienti. “Speranza alla vita, fiducia alla ricerca”: questo è infatti il motto di LinfoVita, un’associazione nata con l’intento di operare nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, di formazione e sostegno alla ricerca scientifica, perciò non si può far altro che augurarle: buon compleanno LinfoVita e ad maiora semper!
Giulio Borbotti