Come preannunciato dal Prefetto Claudio Sammartino nell’incontro con la stampa del giorno 8 gennaio, proseguono le attività di prevenzione e controllo contro il caporalato e il lavoro nero avviate con le operazione dello scorso 11 novembre nella Piana di Gioia Tauro e in data 8 gennaio nella zona più interna di Melicucco, dove parimenti si registrano presenze di immigrati che vengono impiegati nella raccolta di agrumi, nelle coltivazioni e in altri settori. L’odierna operazione interforze, che si inserisce nell’ambito della Direttiva del Ministro dell’Interno del 23 aprile 2014 denominata “Focus ‘ndrangheta – Piano d’azione nazionale e transnazionale”, si è svolta nella Piana di Gioia Tauro. Sono stati impegnati oltre 50 operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Provinciale, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ASP di Reggio Calabria.
Nel corso dell’operazione sono state controllate quattro aziende operanti nei comprensori di Candidoni, Melicucco, Rosarno e San Ferdinando in relazioni alle quali sono in corso anche accertamenti da parte del personale dell’Ispettorato del lavoro. Inoltre sono state effettuate n.96 perquisizioni personali ed un cittadino extracomunitario è stato deferito per il reato di cui all’articolo 603 bis c.p. (caporalato). Le iniziative di controllo avviate mirano ad incidere sul territorio per il riacquisto alla legalità dei settori economici e produttivi, in un contesto caratterizzato da endemici fenomeni di illegalità a tutela della salvaguardia e della sicurezza sul lavoro. In quest’ottica il Prefetto ha rinnovato agli operatori economici e della produzione l’invito già rivolto in occasione della prima operazione affinché “ciascuno faccia la sua parte” e collabori con le Istituzioni per restituire dignità ai lavoratori nel rispetto della legge, sottolineando il carattere deterrente e dissuasivo dell’attività di prevenzione e controllo dello Stato.