Sul fronte immigrazione e integrazione sono giorni caldi, anzi torridi. Il 2016 non è certamente iniziato nel migliore dei modi perché le notizie che giungono da numerose città europee, e che mettono in luce gravi episodi di molestie, tentativi di stupri e stupri ai danni di centinaia di donne da parte di immigrati, per qualcuno rappresentano un’inaspettata doccia fredda. Il mito dell’accoglienza indiscriminata e della retorica del migrante inizia a scricchiolare, anche se c’è chi prova ostinatamente a resistere, nonostante tutto.
E così, dopo i fatti di Colonia e Amburgo, in Germania, quelli che hanno dato il via al macabro festival delle molestie e della violenza, nuove notizie giungono dall’Austria e della Svizzera, dove a Salisburgo e Zurigo, sempre la notte di Capodanno, alcune donne, secondo quanto diffuso dai media locali, hanno subito molestie da aggressori provenienti dalla Siria e dall’Afghanistan.
Chi intende resistere è proprio il nostro Paese che non soltanto non intende mettere in discussione il Trattato di Schengen ma neppure la gestione dei flussi migratori provenienti sia dalla rotta mediterranea che da quella balcanica. Insomma, si può continuare tranquillamente cosi. Ma l’opposizione non è dello stesso avviso del Governo e della maggioranza che lo sostiene. Matteo Salvini, in particolare, attraverso la sua pagina facebook, ha dichiarato che Angela Merkel e Matteo Renzi sono il male d’Europa, “entrambi complici di quanto sta accadendo”. “Le espulsioni di chi viene qui a delinquere, e danneggia anche i tanti immigrati perbene – ha continuato il leader leghista – non saranno mai troppo poche”. Ma non solo.
L’europarlamentare lombardo, che ha ricordato le decine di morti e i porti controllati dai terroristi, chiedendosi se “Italia ed Europa continueranno a far finta di niente”, si è spinto sino quasi a porre il dubbio che “ai governi ci siano dei complici della violenza islamica”. Secondo gli addetti ai lavori, tuttavia, il vento in molti Paesi europei sta lentamente cambiando e la posizione sull’immigrazione e sui processi di integrazione non è più quella arrogantemente sbandierata sino a qualche settimana fa.
Insomma, per farla breve, le crepe iniziano a ingigantirsi e la strada comincia a mostrare vere e proprie voragini. Sarà per questo che la Slovacchia ha deciso di correre ai ripari e, per bocca del Capo del governo, Robert Fico, ha annunciato di non voler più accogliere profughi musulmani.