La bestemmia in diretta apparsa a circa nove milioni di telespettatori che partecipavano virtualmente al countdown (tra l’altro palesemente inesatto!!) di fine anno ha scatenato una bufera sulla Prima rete della tv di stato. La vicenda oltre a far ridere o inorridire in base alla sensibilità cattolica di ognuno di noi, pone dei seri problemi sul controllo che dovrebbe essere preposto in situazioni simili da via Mazzini, una trasmissione alla quale pare abbiano lavorato per 15 giorni, 300 persone. Ma il bestemmione di fine anno è apparso ugualmente! Cattivo gusto, frase deprecabile, si potrebbero anche interpellare degli avvocati per capire la possibilità di una denuncia e quindi risalire al numero che ha inviato l’sms offensivo. Certo perchè è un’offesa bestemmiare così, insultare pubblicamente e in maniera gratuita la sensibilità cattolica. Se un Paese come il nostro, è giustamente attento a non offendere i credenti di altre religioni, alla stessa maniera dovrebbe tutelare i valori cristiani che sono il fondamento storico/culturale d’Italia. Una “grana” di inizio 2016 di cui avrebbe fatto sicuramente a meno Antonio Campo dall’Orto, (renziano direttore generale Rai). All’interno dell’azienda pare sia cominciato uno scaricabarile per capire chi avrebbe dovuto filtrare la “bestemmiona” che conti alla mano ha fatto anche incassare ben 51 centesimi, tanto era il costo per chi voleva mandare un messaggio durante la notte di Capodanno. Dura sulla vicenda, e non sarebbe potuto essere altrimenti, la Santa Sede che tramite l’Osservatorio Romano, parla di : “Bestemmia ed errori, tv fuori controllo, l’alibi è lo share”. Ragionevolmente o no, qualcuno teme che dietro eventuali “decapitazioni” si celi il pretesto per nuove nomine…
Fabrizio Pace