Non ci si schioda. Gli ennesimi dati statistici inchiodano la Calabria agli ultimi posti. Questa volta spetta alle tormentate Province conquistare i gradini più bassi della classifica annuale stilata dal Sole24Ore che, sulla base di 36 indicatori articolati in 5 macro voci (servizi-ambiente, affari-lavoro, ordine pubblico, popolazione, tempo libero) fotografano il tenore di vita territoriale. Prima Bolzano che soffia la leadership a Milano ma gli squilibri Nord-Sud ancora una volta lasciano il segno. Non meno, la qualità amministrativa di ogni singola realtà. L’ennesimo spaccato di uno stato di arretramento di cui non c’è classe dirigente che ne risponda. Non è una novità. L’unica vera novità è l’insostenibile assenza di strategie delle classi dirigenti nazionali e locali ad affrontare la drammaticità dei contesti sociali meridionali. E’ improcrastinabile un cambio di passo delle politiche nazionali e locali per dare vitalità economica e sociale ad una regione che ha fame di buon lavoro, di buoni servizi, di una fiscalità equa e di mettere in circolo i consumi delle famiglie.
Dati Sole24Ore- Elaborazione Federconsumatori Calabria