Il governo di Reggio, i suoi geniali rappresentanti ed il loro tempo

lungomare-arenaPiù di un anno di inerzia, per duecentomila persone, sono molte centinaia di migliaia di ore negate. Ma il pubblico, a Reggio, è disciplinato, ed attende. Io vengo da una scuola ove il tempo si misura coi denari e, al modesto computo di qualche euro l’ora, questo ritardo ha già comportato centinaia di milioni di euro di mancate progettualità, visioni, soluzioni, opere per la nostra Città. A chi oggi mi chiedesse notizie sull’attività di uno dei consiglieri o degli assessori di Reggio, io risponderei di verificarne lo stato di esistenza in vita sul profilo facebook, di controllare se vi sia una nuova immagine, un proclama, il dettato di una originale legge morale. Si scoprirà che il tempo di costoro è tutto impiegato nella cura di sé, in uno sforzo essenziale, dal carattere edonistico, finalizzato alla propria esaltazione. Perché a Reggio, in un’epoca in cui l’inadeguatezza di una intera classe dirigente impedisce l’avvio di una iniziativa collettiva e la comprensione dei grandi temi e delle comuni idealità, circoscrivere l’azione nell’intorno della propria persona risulta assai comodo. Perché basterà che uno di loro faccia un sol passo fuori della sua vita, per assumere dinanzi alla propria coscienza e al giudizio degli uomini responsabilità e impegni più grandi della sua quiete. Meglio, allora, mostrarsi attraverso un selfie. In città qualcuno assicura che stiano pensando e ragionando nel chiuso della loro creativa concentrazione, o che stiano studiando interventi e misure straordinarie, che presto usciranno allo scoperto per annunziare al popolo il progetto, e che questo silenzio serva solo a custodirne la originalità. Ed io che sono uomo di fede, credo! Così penso, tra me e me, all’otium latino, e alla sua nobile erede, che è la nostra cultura; mi convinco che l’attesa, in certi casi, è preparazione, definizione, ed ha la sua ragione e giustezza. I nostri rappresentanti, dunque, non sono inerti come crederebbe il biondo nordico; consiglieri ed assessori di Reggio sono impegnati in maturazioni di compensate forze interiori. Gli artisti, che sono, chi bene intenda, gli uomini più faticosi ed instancabili, hanno ore, giornate, anni di ozio apparente. Ma sono ozi geniali. Insomma, i nostri rappresentanti sono come gli artisti; lasciamo lavorare il loro genio! Io attendo; pazientemente attendo, come la fedele Penelope attese me per molti anni. Ma il fatto che io sia geometricamente lontano dalla storia e nello spazio, mi consente di vedere le cose da lontano … e di avere l’occhio più lungo.

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