Spesa pensionistica aumentata nel 2014: arriva a 277.067 mln di €

04\12\2015 – Nel 2014 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche è aumentata dell’1,6% rispetto all’anno precedente, toccando quota 277.067 milioni di euro. Una cifra importante la cui incidenza sul PIL, secondo i dati diffusi dall’Istat, è aumentata dello 0,2%, passando “dal 16,97% del 2013 al 17,17% del 2014”.

Il numero dei pensionati è diminuito di circa 134mila unità rispetto al 2013, attestandosi complessivamente a 16,3 milioni di unità, il cui trattamento pensionistico medio “è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%)”. L’età media di quasi un quarto dei pensionati, il 23,3%, è 65 anni, mentre “la metà (51,9%) un’età compresa tra 65 e 79 anni e il restante quarto (24,9%) ha 80 anni e più”.

Divergenze uomo-donna

A ciò si aggiunga che l’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica fa emergere una rilevante divergenza tra uomini e donne, considerato che, sebbene le donne rappresentino il 52,9% dei pensionati, “percepiscono in media 14.283 euro, contro 20.135 euro degli uomini”. Inoltre, “la metà delle donne”, ovvero il 49,2%, “riceve meno di mille euro al mese”, a fronte di circa un terzo degli uomini, pari al 30,3%.

Il rapporto Nord-Sud

Il dato più significativo, tuttavia, è legato all’erogazione delle pensioni su base territoriale. Secondo quanto emerso, infatti, ben “il 47,7% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,4% nelle regioni del Centro e il restante 31,9% nel Mezzogiorno”.

I nuovi pensionati

L’indagine dell’Istat ha preso in esame anche i “nuovi pensionati”, ovvero coloro “che hanno iniziato a percepire una pensione nel 2014”.

Il loro numero ammonta a 541.982 e il loro “reddito medio” si attesta a 13.965 euro, inferiore, pertanto sia “a quello dei pensionati sopravviventi (17.146)” che a quello di coloro che nel 2014 hanno smesso di essere percettori del trattamento pensionistico (17.146), i cosiddetti “cessati” (675.860).

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About the Author: Luigi Iacopino