Il Decreto Legge 25 novembre 2015, n. 185, recante misure urgenti per interventi nel territorio, prevede una serie di azioni finalizzate ad attuare iniziative prioritarie di carattere nazionale e ad avviare operazioni utili a risolvere emergenze in alcune aree a forte criticità. Per questo motivo la nostra attenzione è alta e tesa a far approvare dal Parlamento una serie di interventi non più rinviabili nella Regione Calabria, la cui sottovalutazione sta creando notevoli problemi alle famiglie ed alle imprese della nostra regione. La questione, verosimilmente, interessa i lavoratori socialmente utili (LSU) ed i lavoratori di pubblica utilità (LPU), calabresi, i quali, rimanendo invariate le attuali incertezze legate alla proroga ed al rinnovo dei contratti, vedrebbero, seriamente, compromesso il proprio futuro lavorativo. In questo senso, comunico di aver presentato un emendamento al Decreto Legge in discussione che abbia la finalità di prevedere la proroga o il rinnovo dei contratti a tempo determinato, in essere o scaduti, per tutti gli LSU ed LPU della Calabria, proponendo l’autorizzazione di una spesa di 180 milioni di euro per il biennio 2016-2017 da destinare a tutti gli enti pubblici non economici (tra cui gli Enti Parco) della Regione Calabria. Verrebbe inoltre prevista la contrattualizzazione degli 80 Lavoratori socialmente utili calabresi di cui alla Legge di Stabilità 2014. In assenza di tale previsione normativa, non solo la disoccupazione aumenterebbe ma gli enti pubblici calabresi rimarrebbero privi di personale utile e necessario per portare avanti le proprie attività ed i vari progetti. Il danno pertanto sarebbe duplice: gli Enti Pubblici Non Economici calabresi vedrebbero bloccarsi irrimediabilmente le proprie iniziative, mentre le persone attualmente occupate perderebbero la propria occupazione minando fortemente le condizioni vitali proprie e dei propri cari.
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