L’incessante attenzione e azione di prevenzione dello Stato a protezione dei cittadini e del territorio reggino: interdetti gli accessi al relitto della “Laura C”. Le operazioni coordinate della Prefettura, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, sono state attuate dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare
26\11\2015 – Il Prefetto, Claudio Sammartino, al termine di una Riunione Tecnica di Coordinamento con le Forze di Polizia, ha incontrato presso questo Palazzo del Governo i giornalisti, unitamente al Procuratore della Repubblica, titolare della locale Direzione Distrettuale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, al Comandante del Comando Marittimo Sud, Ammiraglio Eduardo Serra e al Capitano di Corvetta Terry Trevisan per illustrare le operazioni effettuate sulla nave mercantile “Laura C.” affondata durante il secondo conflitto mondiale al largo delle coste di Montebello jonico, località Saline Ioniche, con un carico di esplosivo. All’incontro erano presenti il Questore, il Direttore Marittimo della Calabria e della Basilicata Tirrenica e i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La motonave “Laura Cosulich”, detta “Laura C.”, venne silurata il 3 luglio del 1941 dal sommergibile inglese “Upholder” nelle acque antistanti Saline Ioniche mentre era diretta in Africa per rifornire le truppe italiane. La problematica connessa alla permanenza di ingenti quantitativi di tritolo è stata affrontata nel corso di apposite riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e, da ultimo, anche presso il Ministero dell’Interno, dove è stata ulteriormente ribadita la necessità di attuare, in tempi rapidi, ogni iniziativa volta al completamento delle operazioni di messa in sicurezza del Mercantile “Laura C.”. Con il coordinamento della Prefettura e d’intesa con il Procuratore della Repubblica, i Palombari della Marina Militare nei decorsi mesi di settembre e ottobre sono stati impegnati nella complessa operazione subacquea, alla profondità di oltre 50 metri, rimuovendo il materiale esplosivo ancora accessibile e mettendo in sicurezza l’accesso alle stive del relitto “Laura C”. Il Prefetto ha evidenziato come l’intervento effettuato sia il risultato di una perfetta intesa operativa tra gli Organi dello Stato e testimonianza dell’incessante attività di prevenzione e contrasto svolta ai diversi livelli istituzionali a protezione dei cittadini e del territorio reggino: collaborazione e cooperazione hanno connotato anche quest’ultima operazione. Compiacimento è stato, altresì, espresso dal Procuratore della Repubblica: viene definitivamente chiuso un potenziale “market” della ‘ndrangheta che anche nel recente passato ha attinto dalle stive della “Laura C.”, come dimostrano alcune operazioni di Polizia Giudiziaria. Il Prefetto, nel ribadire l’importanza del risultato raggiunto, ha assicurato che l’attenzione sull’obiettivo è alta e che permangono nella zona l’interdizione all’immersione e un’attività di vigilanza e pattugliamento dello specchio acqueo, con il supporto della Guardia Costiera.