Caro Matteo,
nel momento in cui leggerai questa lettera, mi auguro vivamente che tu abbia profondamente mutato la politica estera dell’Italia. La reazione di Hollande, dopo gli attentati terroristici a Parigi di venerdì scorso 13 Novembre, ha cambiato radicalmente la politica internazionale ed europea. L’intensificarsi degli attacchi aerei francesi in Siria e la conseguente intesa militare con la Russia, ne sono una prova evidente. Comprendo la tua prudenza degli scorsi mesi. I pericoli di rappresaglia; gli effetti sulla ripresa economica; l’esigenza di non allarmare gli italiani. A ciò si aggiungono le esitazioni di Obama, della Merkel e di Cameron, che, purtroppo, mi sembra fino ad oggi continuino. Le iniziative militari di Hollande, la sua intesa con Putin e le visite ad Obama a Washington il 24 Novembre prossimo e a Putin il 26 Novembre, esigono che l’Italia cambi radicalmente la politica estera attuale. Occorre prendere il rischio di appoggiare apertamente la politica della Francia e rilanciare, contemporaneamente, una politica europea di difesa. Che fine hanno fatto il Quartier Generale Europeo, l’Agenzia Europea degli Armamenti e il Corpo Rapido di Intervento? Ti ricordo che l’Italia, con De Gasperi, Schuman e Adenauer, è tra i Paesi fondatori dell’Europa. La politica estera italiana di questi giorni dovrebbe ispirarsi a questi colossi, alla loro politica e alle esigenze profonde del nostro Paese.
Vivissimi cordiali saluti
Achille Albonetti