(18-36; 22-21; 26-14; 17-25)
Bermè VIOLA REGGIO CALABRIA: Freeman 15, Costa 3, Lupusor 9, Mordente 16, Rullo 9, Pandolfi, Sindoni, Crosariol 2, Brackins 18, Dobbins 11.
Coach: Giovanni Benedetto
Acea ROMA: Olasewere 10, Meini 14, Maresca 25, Leonzio 3, Callahan 9, Benetti 5, Voskuil 30, Casagrande Bonfiglio, Zambon.
Coach: Attilio Caja
Arbitri: Nicola Beneduce, Mattia Eugenio Martellossio, Fabio Ferretti
Pesante tonfo casalingo della Viola Reggio Calabria nella sfida infrasettimanale che l’ha vista opposto alla squadra che rappresenta la capitale in questo campionato. I neroarancio ancora una volta iniziano male ma molto male, tenuti galla nei primi due quarti dal solo Mordente, anche gli americani fanno la loro parte ma è onestamente ieri è stata poca cosa. In casa Acea in vece Voskuil (30 pt) fa quello che vuole sul parquet. Si va all’intervallo lungo, con la consapevolezza di un arbitraggio pignolo e 17 punti da recuperare, tra il pubblico serpeggia già lo sconforto. Inizia il terzo quarto e la squadra di Benedetto inanella una serie di canestri uniti ad una buona difesa che contro ogni previsione, a poco a poco, la rimettono in partita, complici anche le percentuali dalla lunga distanza che finalmente si abbassano per gli ospiti.
La partita torna in bilico, il pubblico ci crede ma lo sforzo profuso per recuperare 20 punti di distacco si fa sentire, la difesa allenta un po’ e i romani trascinati da Maresca (25 pt) tornano ad avere alte percentuali. La partita si chiude con un passivo di 13 punti ma sono i 4 in classifica, quelli che pesano più, sull’ambiente, per la dirigenza e sui giocatori che non riescono a scrollarsi di dosso tensione e pressione che di certo non aiutano quando si scende in campo. Pur avendo alle spalle una società che li sta tutelando in ogni modo. Probabilmente la partita si è “chiusa” con il 5° fallo di Mordente che aveva dimostrato e trasmesso il giusto atteggiamento, forse il pubblico vorrebbe vedere in campo più cattiveria sportiva.