Bermè Viola Reggio Calabria-Acea Roma 83-96, tonfo casalingo per neroarancio

 

(18-36; 22-21; 26-14; 17-25)
Bermè VIOLA REGGIO CALABRIA: Freeman 15, Costa 3, Lupusor 9, Mordente 16, Rullo 9, Pandolfi, Sindoni, Crosariol 2, Brackins 18, Dobbins 11.
Coach: Giovanni Benedetto
Acea ROMA: Olasewere 10, Meini 14, Maresca 25, Leonzio 3, Callahan 9, Benetti 5, Voskuil 30, Casagrande Bonfiglio, Zambon.
Coach: Attilio Caja
Arbitri: Nicola Beneduce, Mattia Eugenio Martellossio, Fabio Ferretti
Bermè Viola Reggio Calabria-Acea Roma
Bermè Viola Reggio Calabria-Acea Roma

Pesante tonfo casalingo della Viola Reggio Calabria nella sfida infrasettimanale che l’ha vista opposto alla squadra che rappresenta la capitale in questo campionato. I neroarancio ancora una volta iniziano male ma molto male, tenuti  galla nei primi due quarti dal solo Mordente, anche gli americani fanno la loro parte ma è onestamente ieri è stata poca cosa. In casa Acea in vece Voskuil (30 pt) fa quello che vuole sul parquet. Si va all’intervallo lungo, con la consapevolezza di un arbitraggio pignolo e 17 punti da recuperare,  tra il pubblico serpeggia  già lo sconforto.  Inizia il terzo quarto e la squadra di Benedetto inanella una serie di canestri uniti ad una buona difesa che contro ogni previsione, a poco a poco, la rimettono in partita, complici anche le percentuali dalla lunga distanza che finalmente si abbassano per gli ospiti.

Bermè Viola Reggio Calabria-Acea Roma
Bermè Viola Reggio Calabria-Acea Roma

La partita torna in bilico, il pubblico ci crede ma lo sforzo profuso per recuperare 20 punti di distacco si fa sentire, la difesa allenta un po’ e i romani trascinati da Maresca (25 pt) tornano ad avere alte percentuali. La partita si chiude  con un passivo di 13 punti ma sono i 4 in classifica, quelli che pesano più, sull’ambiente, per la dirigenza e sui giocatori che non riescono a scrollarsi di dosso tensione e pressione che di certo non aiutano quando si scende in campo. Pur avendo alle spalle una società che li sta tutelando in ogni modo. Probabilmente la partita si è “chiusa” con il 5° fallo di Mordente che aveva dimostrato e trasmesso il giusto atteggiamento, forse il pubblico vorrebbe vedere in campo più cattiveria sportiva.

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.