Terrorismo: 32.658 vittime nel 2014 Il primato a Boko Haram

Isis-Roma-e-Parigi-Sono trascorsi pochi giorni dal drammatico attentato di Parigi che è costato la vita a 129 innocenti e il Global Terrorism Index, rapporto annuale dell’università del Maryland, ripreso dal sito del Tgcom24, fornisce dati inquietanti sul numero complessivo di vittime avute nel 2014. Il quadro che emerge è inquietante e ci consegna una mosaico che va al di là della nostra immaginazione, non solo perché fotografa una realtà – quella mediorientale, cui spetta il tragico primato – dilaniata dall’intensificarsi di un fenomeno rispetto al quale non si è in grado di trovare soluzioni efficienti, ma anche perché rispetto al 2013 il numero delle vittime è aumentato dell’80%.

bokoNel 2014 il numero delle vittime tocca quota 32.658. Il maggior numero di attentati e stragi si registra, per quanto riguarda il Medio oriente, in Afghanistan, Iraq (che conta il maggior numero di morti in assoluto con 9.929 persone in 3.370 attacchi), Pakistan, Siria e Yemen, per quanto riguarda invece il continente africano, in Nigeria, Somalia, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e Camerun. Dal rapporto, inoltre, emerge che il gruppo terroristico fondamentalista che ha provocato più sangue con 6.644 morti, (il 77% dei quali civili) è Boko Haram, in grado di superare persino l’Isis (6.073, il 44% civili) al quale, tuttavia, risulta affiliato. Nella classifica del terrore, seguono i talebani (3.477), i pastori Fulani (1.229) e Al-Shabaab (1.021).nord africaMedio Oriente

In poche parole, si tratta di cifre da paura che non possono essere ovviamente rapportate al contesto europeo che ha conosciuto e conosce, si, il fenomeno ma in una proporzione nettamente inferiore, ove si consideri che nelle realtà prima citate il terrorismo – è drammatico scriverlo – è ormai entrato a far parte della vita quotidiana, generando costi che superano i 53 miliardi di dollari.

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About the Author: Luigi Iacopino