“No all’innalzamento della soglia massima fondo di garanzia”
10\11\2015 – Se l’obiettivo resta quello di “un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse pubbliche”, la proposta di innalzare la soglia minima garantita per singola impresa da 2,5 a 5 milioni di euro potrebbe rivelarsi un modifica controproducente in quanto “provocherebbe un rapido esaurimento delle risorse a disposizione del Fondo”. Questo è il messaggio lanciato da Rete Imprese Italia che, esprimendo la più “ferma contrarietà” ad un’eventualità del genere, ha sottolineato come l’estensione dell’accesso “al Fondo di garanzia per le Pmi anche ad operazioni di grande importo” rischierebbe di snaturare ulteriormente la funzione del Fondo pubblico di garanzia. Funzione che è direttamente connessa al sostengo a favore di micro, piccole e medie imprese (Pmi) con difficoltà di accesso al credito.
Insomma, secondo Rete Imprese Italia, in questa fase di riavvio della crescita economica, piuttosto che favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi), per le quali persistono maggiori difficoltà, si darebbe vita, invece, a quel rischio finanziario che consisterebbe nel “concentrarne l’utilizzo su operazioni di grande importo per imprese di dimensioni tali da avere accesso diretto al mercato del credito”.