Dal Giugno 2014 tutti i commercianti e i professionisti italiani devono accettare pagamenti tramite POS (in forma elettronica quindi) per importi che superino i 30 euro. Eppure non è previsto alcun provvedimento per chi non rispetta tale norma, in quanto il disegno di legge avanzato in Senato non è andato a buon fine.
In realtà vi sono almeno 6 casi in cui il pagamento non deve avvenire in contanti. E’ proibito trasferire denaro in contanti in qualsiasi valuta per importo superiore a euro 1.000, così come è proibito frazionare il pagamento di una stessa operazione.
Le pensioni superiori a 1.000 euro non possono essere consegnate in modalità cash. Stessa cosa per gli affitti, mentre gli assegni devono necessariamente riportare la clausola della non trasferibilità. I commercianti ai quali spettano pagamenti da persone fisiche ma con residenza in Paesi al di fuori dall’Unione europea o allo Spazio economico europeo (come Islanda, Liechtenstein e Norvegia) possono accettare cash solo se l’importo è inferiore a 15mila euro e devono avvisare l’Agenzia delle Entrate prima di versare la somma incassata.