Complessivamente gli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza, in operazione congiunta con quelli del centro operativo Dia di Reggio Calabria, ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno confiscato, in Calabria e Lombardia, 220 beni immobili, tra appartamenti, ville e terreni, nove società e 22 rapporti finanziari. Sono state irrogate anche due misure di prevenzione personali della sorveglianza speciale nei confronti dei citati imprenditori.La misura del provvedimento di confisca, è stata emessa dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale, ed ha riguardato un ingente patrimonio, riconducibile a due imprenditori reggini, ritenuti contigui ad esponenti della ‘Ndrangheta legati alle famiglie Tegano e Condello di Reggio Calabria, Alvaro di Sinopoli, Barbaro di Platì e Libri di Cannavò, del valore complessivo stimato di oltre 214 milioni di euro. A seguito di una mirata attività investigativa e di analisi economico-finanziaria, come si legge da una nota, gli uomini della Guardia di Finanza e della Dia hanno accertato una palese sproporzione tra l’ingente patrimonio individuato ed i redditi dichiarati dai soggetti investigati, tale da non giustificarne la legittima provenienza. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 11.00, presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Capo, Dott. Cafiero de Raho.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.