E’ stata inaugurata nei giorni scorsi a Reggio Calabria, la casa di accoglienza intitolata a “Padre Guido Reghellin S.j” che ospiterà donne in difficoltà che vivono la difficile esperienza della mancanza di un alloggio. Presente l’arcivescovo Mons. Giuseppe Morosini che nel corso del suo intervento ha tra l’altro detto << ci troviamo per un gesto di apertura grande alla vita, quindi un grande gesto che deve riempiere il cuore di ogni uomo, poi quando questo gesto e’ sorretto dalla fede ci immette in quel rapporto di comunione con Dio che e’ l’autore della vita; Questa casa avrà il segno di protezione della vita, di prendersi cura della vita per persone che r disagi, difficoltà, situazioni le più disparate auspico che questi segni che si vanno moltiplicano nella nostra città, all’insegna di ogni forza non solo cristiano cattolica, sono testimonianze che vanno accolte come espressione di una grande umanità possa essere per tutti noi e per la città di richiamo forte alla centralità dell’uomo, della persona umana, nel nostro modo di pensare, di agire, nella politica nell’economia, un segno grande per la nostra città di riportare l’uomo al centro>> Nella Restuccia, presidente dell’associazione Zedakà, (promotrice dell’iniziativa) nata per mettere insieme quanti vogliono collaborare per offrire ascolto, sostegno materiale e morale a soggetti e nuclei familiari in condizioni di grave disagio, senza distinzione di nazionalità, religione e appartenenza sociale, ha esposto il progetto, che ha tra i suoi partner l’Agape che ha messo a disposizione competenze e risorse per la formazione dei volontari; responsabile della casa è Giusy Zinnarello, psicologa, consacrata dell’Ordo Virginum. Mario Nasone, presidente del Centro Comunitario Agape, nel suo messaggio di saluto, ha sottolineato che questa iniziativa è un <<dare seguito a quello che dice Papa Francesco, curare le ferite, stare vicino alla gente>> , mentre l’avvocato Silvio Dattola, ha dato una testimonianza su p. Reghelin. (un sacerdote gesuita che ha svolto il suo fecondo ministero nella città di Reggio Calabria). La casa di accoglienza, “P. Guido Reghellin S.J”, situata nel quartiere di Archi-Pentimele, a poca distanza dal palazzo della Motorizzazione Civile, potrà ospitare sino a 6 donne con e senza bambini, per un periodo di 6 mesi, durante i quali si cercherà di far recuperare la loro autonomia. La gestione della struttura, così come la sua realizzazione si basa sulla solidarietà e sull’impegno personale di tanti reggini, che hanno accettato l’invito a collaborare concretamente alla realizzazione del progetto. La casa infatti non ha altro finanziamento se non l’aiuto concreto di tante persone che condividono le finalità del servizio. Un sobrio buffet ai numerosissimi ospiti ha concluso l’evento.
Associazione Zedakà
Nella Restuccia