La Giunta regionale, in una delle ultime sedute, su proposta dell’Assessore alla “Pianificazione territoriale ed urbanistica” prof. Francesco Rossi, ha aderito alla “Carta nazionale dei contratti di fiume”. Si tratta – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – di un provvedimento che, in coerenza con la convenzione Europea del paesaggio e le più recenti impostazioni, va al di là dell’aspetto meramente ingegneristico per affrontare i problemi del degrado ambientale dei bacini fluviali calabresi anche dal versante della valorizzazione paesaggistica e della partecipazione al processo di salvaguardia e recupero, di più soggetti, istituzionali e non solo. Un approccio nuovo, più leggero e partecipato, alla questione dei corsi d’acqua calabresi. Il cuore propulsivo di tale processo, si legge nella delibera, è la “ricostruzione di una visione condivisa del bacino idrografico”, attraverso, uno sforzo “non solo istituzionale ma anzitutto culturale affinché le acque, non solo i fiumi, ma anche gli ambienti acquatici e più in generale, i territori dei bacini possano essere percepiti e governati come paesaggi di vita”. Lo strumento mediante il quale realizzare questo processo viene individuato nel “Contratto di Fiume” che assicurerà integrazione di politiche e strumenti di tutela e permetterà la partecipazione di più soggetti, pubblici e privati. Esprimendo soddisfazione per l’approvazione della delibera l’assessore Rossi ha dichiarato: “ai fiumi calabresi si guarda da secoli con indifferenza, sospetto e talvolta paura. La risposta collettiva, per altro storicamente insufficiente, è stata affidata solo al contenimento, ai muri, alle briglie e si è accompagnata spesso allo sfregio o almeno all’abbandono. Con questa delibera proponiamo un primo passo per dichiarare la fine delle ostilità tra la Calabria e i suoi corsi d’acqua”.
o.m.