L’Isis continua con i suoi orrori. Terrorizzati dalla storia e dalla cultura, i militanti continuano a mietere vittime e a distruggere siti che ne hanno a che fare. “Perché la conoscenza del passato toglie credibilità e delegittima tutti i pretesti usati per i loro crimini” dice Irina Bokova, direttrice generale dell’Unesco. Infatti tra le tante esecuzioni di massa, anche quella di Khaled al Asaad, 82 anni, uno dei massimi esperti siriani di antichità ed ex direttore del sito archeologico di Palmira, in Siria, decapitato in pubblico. Ed è proprio sul sito archeologico di Palmira che si è concentrata la furia omicida e distruttiva degli jihadisti, come segnala il Site. Intanto l’Osservatorio siriano per i diritti umani, citando fonti civili, riferisce di altre esecuzioni. Tre persone sono state legate ad altrettante colonne nel sito di Palmira e poi sono state fatte esplodere. Questa esecuzione si aggiunge alla decapitazione di tre ragazzi, avvenuta nel centro storico di Sirte, in Libia, che erano stati arrestati ad agosto con l’accusa di appartenere alle milizie di Fajr Libya che dominano Tripoli.