È stato pubblicato sul sito dell’Inps l’aggiornamento del monitoraggio dei trattamenti pensionistici liquidati nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti comprensivo delle contabilità separate e degli ex Enti creditizi, nelle gestioni
autonome dei Coltivatori Diretti Mezzadri e Coloni, degli Artigiani, dei Commercianti e dei Parasubordinati, ed inoltre gli Assegni Sociali. Dalla rilevazione effettuata al 2 ottobre 2015, risultano liquidati nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti 259.945 trattamenti con decorrenza 2014 e 213.436 con decorrenza nei primi nove mesi del 2015. Per quanto concerne le gestioni dei lavoratori autonomi, nel complesso sono state liquidate rispettivamente 166.160 pensioni con decorrenza 2014 e 134.757 con decorrenza nei primi nove mesi del 2015. Si registrano inoltre 49.086 assegni sociali liquidati con decorrenza nel 2014 e 34.810 con decorrenza nel 2015. Sì rileva un incremento consistente del peso della componente anzianità/anticipate nei primi nove mesi del 2015 rispetto all’anno 2014 sia nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (dove la percentuale di pensioni di anzianità/anticipate sul totale delle decorrenti passa dal 22% del 2014 a1 34% del 2015), sia nelle gestioni dei lavoratori autonomi (dove tale percentuale passa complessivamente dal 17% al 27%). L’incremento rilevato dipende essenzialmente dalla normativa introdotta con la legge 214/2011 che, avendo aumentato i requisiti contributivi per il diritto alla pensione anticipata, ha di fatto causato un blocco dei pensionamenti di anzianità: nel 2015 un numero consistente di soggetti ha potuto raggiungere la maggiore anzianità richiesta per questo tipo di trattamento. Per quanto riguarda le donne inoltre, un notevole incremento dei trattamenti di anzianità è determinato dalla scelta dell’opzione donna. Infine, sono 45.579 le pensioni liquidate in regime di salvaguardia decorrenti nel 2014 e nei primi nove mesi del 2015. Nel caso del Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti le decorrenti nel 2015 risultano essere principalmente di anzianità (73%), mentre nelle gestioni dei lavoratori autonomi sono suddivise pressoché equamente tra vecchiaia e anzianità.