Come un refrain consolidato, con una spettacolarizzazione mediatica divenuta ormai famosa, la Giunta Falcomatà sbandiera meriti e conquiste ottenute con il sudore….degli altri. Oggi tocca all’Atam e alla pronuncia da parte del Tribunale di Reggio che, di fatto, ne ha ufficialmente scongiurato il fallimento. Il sindaco, da buon teatrante, omette nelle sue enfatizzate dichiarazioni di illustrare tutti i passaggi che hanno garantito un futuro all’Azienda di Trasporti e ai lavoratori. Omette infatti di ricordare che la Giunta regionale di centrodestra con delibera del Novembre 2014 – dopo una complessa e determinata azione avviata nel 2013- ha destinato 120 milioni di euro provenienti dai fondi FAS per il ripianamento dei debiti nei confronti delle imprese di trasporto pubblico locale calabresi, tra queste imprese ovviamente l’Atam, alla quale sono stati riconosciuti circa 11 milioni di euro relativi a crediti vantati a partire dal 1987. Crediti che l’allora Amministratore Unico dell’Atam Demetrio Arena rivendicava a gran voce, non trovando mai risposta dagli ex assessori regionali Pasquale Tripodi e Demetrio Naccari Carlizzi capaci di andar contro alle esigenze dell’azienda reggina e della città, pur di intraprendere una battaglia personale e politica nei confronti del centrodestra. Falcomatà, più che esultare, dovrebbe fare mea culpa: dalla deliberazione della Giunta regionale di centrodestra, per sette lunghi mesi, l’iter amministrativo è rimasto fermo sulle scrivanie dei Ministeri competenti in attesa delle firme necessarie e previste dalle normative europee di riferimento, senza che l’attuale sindaco riuscisse a dirimere in tempi brevi e certi, una normale prassi burocratica che, in alcuni momenti, ha rischiato seriamente di far “saltare il banco” con gravi rischi per l’azienda, per i lavoratori e per le loro famiglie. Per non parlare, inoltre, della superficialità con cui l’amministrazione comunale ha redatto e seguito l’iter relativo alla ricapitalizzazione dell’azienda per circa 7 milioni, rischiando anche in questo caso di non presentare all’attenzione del Tribunale la documentazione necessaria. Solo grazie all’equilibrio e alla responsabilità dello stesso Tribunale e della Procura della Repubblica, l’azienda ha evitato il fallimento rispetto ad un’amministrazione incapace, che non riusciva ad effettuare banali adempimenti quali la delibera di ricapitalizzazione e la perizia dei beni immobili. Secondo un consolidato quanto cinico clichè il centrosinistra ha lasciato agonizzare l’azienda per quasi un anno, al solo fine di poter poi vantarsi di averla salvata. Oltre all’azienda chi è stato pesantemente penalizzato è stato il cittadino che, in questi ultimi anni, è stato privato di un servizio essenziale che ha compromesso il diritto alla mobilità sancito dalla costituzione, creando pericolose situazioni conflittuali dove gli autisti dell’Atam, incolpevoli vittime, hanno dovuto fronteggiare le ire di cittadini esasperati. Ai lavoratori e alle loro famiglie va il nostro ringraziamento per aver sopportato questa inutile quanto dannosa sofferenza. Se da una parte tutto il centrodestra si ritiene soddisfatto per l’esito della vertenza, dall’altra non possiamo non stigmatizzare sia l’approccio superficiale e approssimativo di questa giunta e di questo sindaco, sia l’ignobile tentativo degli stessi di appropriarsi di successi altrui, segno inequivocabile di debolezza politica e di pochezza umana.
REGGIO FUTURA