La Giunta ha approvato, su proposta del Presidente, Mario Oliverio, e del Vicepresidente, Antonio Viscomi, il piano di liquidazione dell’ARSSA, mettendo così fine ad una vicenda ormai annosa. Essa risale alla ormai lontana legge regionale n. 9 del 2007 che imponeva al commissario liquidatore di redigere il piano di liquidazione entro novanta giorni. La delibera approvata dalla Giunta – informa una nota dell’Ufficio stampa – è stata preceduta da un complesso lavoro di ricostruzione e di valutazione attenta della situazione debitoria e creditoria dell’ARSSA e dei tempi necessari a realizzare il trasferimento e la vendita del patrimonio immobiliare. Sulla base di tale valutazione, la soluzione tecnica apparsa più adeguata e coerente con i principi di economicità è di prevedere l’affidamento all’ARSAC, come gestione stralcio, della prosecuzione delle attività di liquidazione e la rivendita del patrimonio, al fine esclusivo del ripianamento dei debiti ed inoltre il trasferimento in ARSAC del personale proveniente dall’ARSSA, da impegnare, fermi restando i trattamenti economici e normativi, sulle attività della gestione stralcio nonché sulle attività ordinarie della stessa ARSAC. Secondo quanto disposto dalle leggi regionali, il personale degli acquedotti rurali sarà trasferito presso i Consorzi di bonifica, nell’attesa della piena operatività dell’ambito territoriale ottimale. Per agevolare il processo di ripianamento dei debiti è stato approvato un disegno di legge che semplifica ed adegua le procedure previste dalle leggi regionali n. 10 del 2000, n. 8 del 2003 e della legge regionale 66 del 2012.
o.m.