Nella trasmissione di Ballarò (qui il video ) di giorno 13, il conduttore, Massimo Giannini, ha avuto un lungo faccia a faccia con l’attuale ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Tra le varie opere e tra i vari progetti di cui si è parlato, l’attenzione è stata anche puntata sul Ponte sullo Stretto di Messina.
Normale quando si parla di grandi opere, unica nota stonata è che sulla costruzione del Ponte, tornata attuale da poco, si sono interpellate tutte le componenti del caso tranne i cittadini calabresi. Hanno fatto un sondaggio in Sicilia, uno al Nord ed uno al Centro e non uno in Calabria…
Il conduttore cercava di spiegare “abilmente” come fosse un “pallino” di Berlusconi prima e ora di Alfano la realizzazione del Ponte sullo Stretto ma il ministro Delrio, intellettualmente onesto, anche se ravvisa necessità più impellenti tra le strutture che costruire il Ponte, ha fatto notare che anche durante il governo Prodi si parlava della realizzazione dell’opera.
In pratica da Aosta a Bolzano sin giù nella Capitale sono stati interpellati normali cittadini per sapere se è necessario o no il Ponte (quale che fossero le cognizioni degli stessi sull’opera non è dato saperlo) ma nessuno ha chiamato a Reggio o a Villa San Giovanni o meglio ancora, non avrebbero dovuto fare un sondaggio specifico come è stato realizzato in Sicilia?
Non solo addirittura al Nord ed al Centro Italia, in base ai dati forniti, i cittadini si preoccupavano delle infiltrazioni mafiose, come se lo scandalo del Mose e Mafiacapitale (due esempi sui tanti accaduti) fossero geograficamente nel meridione. Ma a noi calabresi, è mai arrivata una telefonata per dare un parere sull’opportunità della costruzione della Linea Torino Lione?!!?
Si parla del Ponte sullo Stretto di Messina, che interessa alla stessa maniera l’altra sponda ma non si interpellano i calabresi per sapere cosa vogliono… Sarà che i nostri rappresentanti forse non si fanno sentire abbastanza nelle stanze romane.
Se non ci tengono in considerazione dobbiamo quantomeno lamentarci. Certo abituati al peso della Calabria durante il periodo in cui era presidente Giuseppe Scopelliti con Silvio Berlusconi al governo non possiamo che constatare quotidianamente l’abbandono nel quale siamo relegati.
Fabrizio Pace