Il comitato scientifico UE ha effettuato una ricerca su un campione di persone di nazionalità diversa, tra cui alcuni italiani, per quanto concerne la privacy e le grandi aziende del Web. Infatti, secondo i ricercatori di Bruxelles, vi sono diversi schemi di navigazione dei siti della Rete che possono spingere i vari “navigatori” a esporsi fornendo i dati personali. Un campione di 3 mila cittadini, inglesi, italiani, tedeschi e polacchi, hanno rivelato come vi siano due tipi di comportamento davanti il mondo di Internet. Lo studio ha indotto in maniera attiva o passiva a navigare fornendo informazioni. Il risultato è stato stupefacente. Chi pubblica la propria foto ha una propensione a rivelare, successivamente, maggiori informazioni personali. Ciò accade anche quando il sito attua una sorta di “finta conoscenza” di noi. Ma il risultato più eclatante è la predisposizione degli italiani. Infatti, l’Italia è risultato il Paese meno riservato!