L’Istituto Italiano di Cultura a Budapest insieme all’associazione Cramum e alla Fondazione Giorgio Pardi presenta l’8 ottobre 2015 la Mostra Internazionale “OLTRE”. L’inaugurazione della mostra si terrà l’ 8 ottobre alle ore 19:00 presso l’Istituto Italiano di Cultura a Budapest. Il palazzo di importanza storica e simbolica per l’Ungheria, ha ospitato dal 1865 al 1902 il Parlamento ungherese. Grazie al Museo Garda di Ivrea, al Museo Francesco Messina e all’Accademia di Ungheria a Roma la mostra arriverà anche in Italia nel 2016. In un momento storico in cui l’Europa sembra tornare all’idea di confini e divisioni, il progetto culturale OLTRE cerca di promuovere il dialogo sia tra Paesi sia tra generazioni di artisti. In mostra ci saranno 40 opere di 10 artisti italiani e 7 ungheresi di diverse generazioni e fama (artisti dalla biennale al fianco di giovani promesse):
- Artisti ungheresi: Endre Tót (tra i più famosi artisti ungheresi viventi, vincitore nel 2008 del celebre premio Kossuth), Szilárd Cseke (artista a cui è dedicato il Padiglione Ungheria dell’attuale Biennale di Venezia), Andi Kacziba (scultrice tessile a cui Milano dedicherà una personale a dicembre 2015), Zoltán Tombor (fotografo di fama internazionale); in mostra anche i giovani talenti: David Merényi , Beáta Székely e Kamilia Kard.
- Artisti Italiani: Eva Sorensen (artista a cui è stato dedicato il Padiglione della Biennale di Venezia del 1981), Alberto di Fabio (a ottobre la sua personale al Macro di Roma), Elisabeth Scherffig e Daniele Salvalai (artisti a cui Milano ha dedicato recenti monografie), HH LIM (Biennale di Venezia 2013), Franco Mazzucchelli (Biennale di Venezia 1976), Raffale Penna (tra i più noti fiber-artist italiani); in mostra anche i giovani talenti Paolo Peroni (vincitore premio cramum 2014), Francesca Piovesan (vincitrice premio cramum 2015) ed Eracle Dartizio (protagonista nel 2016 di una mostra site-specific allo Studio Museo Francesco Messina di Milano).
Riguardo la mostra il curatore, Sabino Maria Frassà, ricorda come “l’arte non dovrebbe essere né pubblicità, né propaganda. L’artista contemporaneo infatti non vede la luce, ma cerca di vedere nel buio. L’arte contemporanea in fondo è proprio questo: una continua rappresentazione e superamento dell’infinito secondo piano fatto di buio, dubbi e sfumature.” Grazie al lavoro di Emiliano Biondelli la mostra è arricchita da un libro di artista in 300 copie, che verrà presentato al pubblico l’8 ottobre in occasione dell’inaugurazione della Mostra a Budapest. La mostra è presentata da: Istituto Italiano di Cultura a Budapest, Associazione cramum e Fondazione Giorgio Pardi. La mostra è patrocinata da: Ludwig Museum di Budapest, Museo Garda, Comune di Ivrea e Fondazione Guelpa. Si ringraziano anche: Accademia di Ungheria a Roma, Studio Museo Francesco Messina, Emiliano Biondelli, Ani Molnár Gallery, ACB Gallery, Galleria Raffaella de Chirico, Galleria Renata Bianconi, Edicola Notte, ZooZone, Ari Kupsus Gallery.
8 – 11 Ottobre 2015 – Italian Institute of Culture is situated in Bródy Sándor u. 8. Budapest 10:00 – 18:00 Vernice 8 Ottobre 2015, ore 19:00
comunicato stampa