In linea con il clichè demagogico e artefatto tipico della sinistra, il consigliere Albanese dimostra di non conoscere la realtà di Santa Venere che, proprio per essere stato il luogo da cui un anno addietro il giovane Falcomatà ha inteso dare il via alla sceneggiata che oggi testimonia la inconsistenza dell’azione comunale. Tralasciando il cattivo gusto con il quale si parla di servizi essenziali disposti per la Comunità come se fossero una concessione elargita per voluntas dei, tralasciando il tema della differenziata blaterata come la panacea del problema rifiuti ma che non ha ancora generato alcun beneficio, tralasciano il servizio trasporto scolastico già sostenuto dalla amministrazione precedente e che ancora risulta a pagamento, tralasciando la manutenzione della scuola che non è stata fatta con buona sorte delle eternit in bella vista; tutto questo da parte, ci spieghi il consigliere Albanese, o chi per lui, se la Giunta ha avuto bisogno di un anno per arrivare alla determinazione secondo la quale la strada non si può sistemare per l’impasse amministrativo? Riteniamo d’obbligo due considerazioni, la prima di correttezza verso i cittadini: perché si è usata la casa del Signore per promettere quello che sapevate di non poter realizzare? O forse che, al momento dell’insediamento, nessuno si è preoccupato di verificare i termini di questo problema illudendo la popolazione ed usando il bisogno dei residenti come strumento da messa in scena? In secondo luogo: esiste una delibera ( n. 9 del 20 gennaio 2012 ) con la quale si era disposto un progetto articolato in tre fasi, con stanziamento di 100.000 euro da destinare al primo lotto. Tale intervento, disposto all indomani di una pubblica assemblea, fu messo in stand by proprio per la necessità di definire i termini della titolarità viaria, in lizza con il Consorzio. Proprio su questo, la Giunta Arena aveva avviato un tavolo di concertazione con il Consorzio, addivenendo ad una possibile soluzione da formalizzare con un protocollo d’intesa che superasse il problema; se questo iter di lavoro avviato nel 2012 fosse stato ripreso subito, probabilmente oggi non si starebbe ancora a discutere della strada. La verità, consigliere Albanese è che Lei, o chi per Lei, di questa situazione ha preso contezza soltanto qualche giorno addietro, magari incalzato da quel centro Destra che storicamente usa prima “fare” e dopo consegnare all’opinione pubblica le cose. L, proprio a Santa Venere di questo ha dato prova, realizzando alloggi popolari al posto di baracche, il piazzale della Chiesa, la rete fognaria, ed infine cercando di manutenere la strada e mettendo in sicurezza punti critici non più tardi del giugno 2012. Di tutto questo vi è traccia tangibile, ma tra qualche mese sareste capaci di dire che anche questo è opera vostra. Continuare con i proclami non serve più, i reggini non possono accontentarsi solo dei servizi minimi, che pur mancano, ed accantonare ii grandi progetti; il vero problema è che manca, oggi, una visione di Reggio proiettata per quel futuro di Città Metropolitana di cui il CentroDestra l’ha dotata.
Per Associazione Politica Reggio Futura:
Domenico Siclari, candidato al consiglio comunale e cittadino di Santa Venere