La fiducia di consumatori e imprese continua a essere in aumento, confermando il trend positivo iniziato con l’avvio della stagione estiva. A confermarlo è l’Istat che attesta come, nel mese di settembre, “l’indice del clima di fiducia dei consumatori” è aumentato da 109,3 del mese precedente a 112,7. In salita risulta, inoltre, anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane che passa da 103,9 di agosto a 106,2.
Sul fronte consumatori risultano in aumento tutte le componenti principali, da quella economica a quella personale, sia per quanto riguarda il presente che per le prospettive future. Discorso analogo anche sul fronte imprese, in ordine al quale, secondo l’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica, il clima di fiducia risulta in aumento soprattutto rispetto a tutti i comparti più incisivi, da quello manifatturiero a quello delle costruzioni, da quello dei servizi di mercato a quello del commercio al dettaglio.
Segnali positivi, dunque, in merito ai quali, tuttavia, non può non riproporsi la medesima constatazione che ha accompagnato gli ultimi anni di crisi socioeconomica. Il tanto agognato shock economico e fiscale, con annessa riforma dell’intero apparato burocratico, non si è ancora verificato. E, come se non bastasse, troppo spesso si fa affidamento all’attuale favorevole contesto internazionale. Per non tacere, poi, della facile considerazione secondo la quale i recenti dati positivi, difficilmente riconducibili, almeno per il momento, agli interventi in ambito lavorativo del Governo Renzi, sono chiaramente legati al trimestre estivo. La vera sfida, probabilmente, inizia proprio adesso.
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