Che l’area del “tempietto a mare” non godesse di buona salute da tempo è fatto notorio e più volte posto agli oneri della cronaca, ma che ultimamente concorresse all’opera demolitoria di questo sito anche la stessa amministrazione comunale appare inverosimile. Infatti, dopo la perla di autorizzazione che ha concesso lo smantellamento del piazzale in ciottoli che insiste alla foce del Calopinace, il colpo di grazia in quella zona di lungomare lo ha dato l’autorizzazione che ha destinato il largo del Tempietto al montaggio della tendostruttura del Circo ospite in Città, allocandolo in quell’area con buona sorte del pavimento che risulta danneggiato ulteriormente ed irreparabilmente. Per un Sindaco ragionevole sarebbe già bastato il buon senso, elementare principio del buon padre di famiglia, per capire che quell’area sarebbe stata ulteriormente danneggiata vista la mole della struttura del Circo ma, oltretutto, norme elementari di sicurezza avrebbero sconsigliato, di per se, quella location considerato che in caso di incendio o calamità non risulterebbe agevole far defluire migliaia di persone da quel sito dotato di viabilità marginale. Sarà stata proprio questa considerazione sulla sicurezza e sulla viabilità che storicamente ha fatto individuare nell’area di Pentimele/Porto il luogo dove ospitare tendostrutture. Ma, si sa, questo è il tempo politico della “Svolta” e delle novità, peccato che siano tutte foriere di danni per la Città. Questo oggi l’amaro destino del Tempietto a mare, luogo simbolico del prestigio di Reggio deturpato ed abbandonato; eppure sarebbe bastato, anche per questo spazio urbano, continuare nel segno delle cose positive che il Centro Destra quando allocava a Palazzo san Giorgio aveva messo in campo; sarebbe stato utile dare seguito al progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’area, per oltre 200.000 euro deliberato il 26 giugno del 2012 dalla Giunta del Sindaco Arena, che il commissariamento del Comune non ha reso operativo. Perché non si è dato il via a questo progetto del Centro destra. già finanziato e destinato alla rinascita di quello spazio che invece è stato lasciato all’incuria contribuendo, anche con la localizzazione del circo, a deturparlo? Ancora una volta si prende atto, purtroppo, che nulla si è fatto e nulla fa questo governo municipale che, oltre ai proclami ed agli interessi di parte, risulta inadeguato ed incapace nel dare risposte e prospettive per la Comunità reggina. I mancati lavori di riqualificazione del Tempietto a mare, dunque, rappresentano l’ ennesimo di una lunga lista di danni che Reggio Calabria deve annotare in questi ultimi tre anni, avendo subito un ingiusto commissariamento che ha bloccato, se non addirittura annullato, anni di progettualità urbana e di emancipazione sociale.
Destra Per Reggio – Coordinamento territoriale