11 partner istituzionali impegnati nel monitoraggio, protezione e valorizzazione del territorio
Presentato presso la sala “Dione” della Stazione Marittima di Napoli al cospetto di numerosi rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico/scientifico e della società civile l’ Osservatorio del Mare e del Litorale Costiero, recentemente istituito in Campania a seguito di un Protocollo di Intesa siglato tra Enti ed Istituzioni di eccellenza nel panorama regionale e nazionale che hanno tra i loro obiettivi il mare. La Conferenza ha visto la partecipazione, oltre che delle Autorità amministrative regionali ovvero comunali (Comune di Portici e di Torre del Greco), anche la partecipazione dei vertici della Procura della Repubblica di Napoli, della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e della Procura della Repubblica di Salerno. Presenti altresì esponenti delle Associazioni Ambientaliste Marevivo, Lega Ambiente, Fare Ambiente e WWF. Sviluppatosi a coronamento di un virtuoso percorso di cooperazione interistituzionale avviato da gennaio scorso su iniziativa della Capitaneria di Porto di Torre del Greco con la condivisione ed il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, l’Osservatorio del Mare e del Litorale Costiero, si presenta quale forma spontanea di partenariato permanente di servizio, con finalità di indirizzo, programmazione, impulso e coordinamento, nell’ottica della più ampia valorizzazione e protezione del patrimonio marino/costiero della regione Campania, nonché per la promozione della cultura ambientale.
L’elenco dei soggetti firmatari del protocollo ricomprende:
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Capitaneria di Porto / Guardia Costiera – Direzione Marittima della Campania
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Università degli Studi di Napoli “Parthenope” – Dipartimento di Scienze e Tecnologie e laboratorio d’ingegneria ambientale forense;
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Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali
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Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” – Dipartimento Asia Africa Mediterraneo – Centro di eccellenza Jean Monnet sulla tutela dei diritti dei migranti nel Mediterraneo
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Stazione Zoologica “Anton Dohrn”
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Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per l’Ambiente Marino Costiero
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Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA)
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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – Sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano”
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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
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Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC)
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Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale.
Il valore intrinseco di tale innovativo modello di cooperazione risiede oltre che nella qualità delle Istituzioni coinvolte, ma anche e soprattutto nella condivisa volontà di aggregazione delle rispettive risorse informative, tecnologiche ed umane in vista della realizzazione ed attivazione di procedure di federazione ed interazione tali da valorizzarne appieno le enorme potenzialità ad esclusivo favore di un territorio, quello campano, la cui la zona costiera che si estende per oltre 500 Km oltre ad essere caratterizzata dalla presenza diffusa di aree di notevole interesse ambientale, paesaggistico ed archeologico, si caratterizza, altresì, per un notevole carico antropico e per l’incidenza che su di essa ha esercitato e continua ad esercitare la mano dell’uomo .
In tale contesto, le principali azioni dell’ Osservatorio del Mare saranno volte a:
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condividere e mettere a disposizione di tutti le conoscenze e le capacità d’eccellenza;
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condividere i flussi informativi ed i dati posseduti;
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sviluppare un sistema di mutua assistenza anche per la gestione di eventuali emergenze di carattere multidisciplinare;
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sviluppare ed attuare un sistema di osservazione che miri a raccogliere dati ed informazioni necessarie a verificare l’attuale stato ambientale dei territori marino/costieri, mettendo a fuoco le maggiori criticità, e a monitorarne l’evoluzione;
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definire una strategia comune di indirizzo, che possa assumere anche natura propositiva nei confronti di enti ed istituzioni, al fine di contribuire alla eliminazione delle criticità che mettono a rischio l’ambiente e la salute umana ed intralciano lo sviluppo socio-economico del territorio marino/costiero;
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attuare ed elaborare comuni e condivise metodologie di analisi, in grado di percepire e controllare tutte le possibili variazioni, trasformazioni o “manomissioni” del territorio marino/costiero e delle risorse naturali, analizzandone geograficamente gli effetti o le possibili relazioni, a scala regionale e locale, nell’ottica di un vero e proprio “Piano Regolatore del mare”.
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fornire il più ampio supporto di carattere tecnico- scientifico alle attività di analisi e studio degli Enti competenti per l’elaborazione degli atti di pianificazione del territorio;
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sviluppare attività di sensibilizzazione, divulgazione e di promozione della cultura ambientale nei confronti di cittadini, imprese ed altre istituzioni operanti sul territorio
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realizzare attività formativa finalizzata alla creazione di figure/competenze specializzate nell’ambito dei processi di valutazione dello stato dell’ambiente
“L’Osservatorio del Mare – ha sottolineato l’Ammiraglio Antonio Basile, Direttore Marittimo della Campania – nato come finestra aperta sul golfo di Napoli, si è immediatamente esteso a tutto il mare della Campania grazie alla trascinante iniziativa del Capitano di Fregata MEO, comandante della Capitaneria di porto di Torre del Greco, e all’entusiastica adesione di tutte le componenti istituzionali scientifiche ed amministrative della Regione. La Direzione Marittima della Campania ha subito abbracciato il progetto, nella convinzione che l’Osservatorio possa rappresentare l’organo scientifico di pronto riferimento per un “Assessorato Regionale del mare” che si auspica venga istituito in un imminente futuro per la salvaguardia a 360° di questa meravigliosa risorsa della terra campana”.
Tutti i dettagli sull’iniziativa e sulle prime attività saranno disponibili online sul portale ufficiale dell’ Osservatorio del Mare al seguente indirizzo: www.osservatoriodelmare.it.