“Chiunque ricopra cariche in un ente pubblico non può che condividere e sottoscrivere la lettera aperta del Vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci, in merito alle difficoltà che si affrontano quando si programmano interventi a difesa del territorio”. Commenta così il consigliere provinciale e amministratore del comune di Grotteria, Vincenzo Loiero, la nota con la quale Verduci, assessore provinciale con delega alla Difesa del suolo e Salvaguardia delle coste, ha denunciato la concreta possibilità che sei milioni di euro di fondi Por non possano essere impiegati a causa delle lungaggini burocratiche. “Il Vicepresidente – prosegue Loiero – fa sicuramente riferimento alle innumerevoli autorizzazioni e nulla osta necessari per approvare i progetti, pubblicare i bandi, assegnare e consegnare i lavori. Procedure legittime che non avrebbero aspetti negativi se le Commissioni, le Strutture di Valutazione, o gli organi preposti in tutte le autorità competenti a rilasciare autorizzazioni, non accumulassero ritardi, sollevando spesso eccezioni che nel tempo vengono superate con la produzione di altri documenti. Un cane che si morde la coda. Si chiede sempre maggiore attenzione, efficienza ed efficacia nell’uso dei fondi comunitari, ma non si fa nulla per accorciare i tempi o rispettare le scadenza fissate per la rendicontazione degli stessi. Non si può chiedere di rendicontare gli interventi entro il 31 dicembre se le procedure che autorizzano gli interventi, e che vengono emessi dallo stesso ente, per esempio la Regione Calabria, hanno tempi irragionevoli. Al danno, rappresentato dalla revoca della copertura finanziaria mediante i fondi comunitari, si aggiunge pure la beffa perché se l’ente Comune o Provincia volesse comunque, con propri fondi di bilancio, realizzare l’opera questa andrebbe rivista alla luce del tempo trascorso. Già dopo alcuni mesi, infatti, un intervento può non essere più considerato valido, opportuno o scelto come la migliore soluzione possibile. Per gli interventi lungo la costa, per esempio, un intervento pensato inizialmente come di protezione del litorale esistente, dopo soli alcuni mesi e poche mareggiate dev’essere modificato in lavori di ripristino. Un rischio di dissesto idrogeologico, che comporta quindi un intervento mirato, già dopo alcuni mesi e magari alcuni eventi meteorologici eccezionali si rivela una frana che rende inutile il piccolo intervento. Ha fatto bene il Vicepresidente Giovanni Verduci a chiedere un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Da amministratore, provinciale e comunale – conclude quindi Loiero – faccio mia la sua lettera, impegnandomi a sensibilizzare gli altri amministratori per fare fronte comune e chiedere, a gran voce, quella semplificazione amministrativa da troppo tempo attesa”.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE
LOIERO rag. VINCENZO