Oltre 2800 emendamenti al ddl Boschi solo su art. 2
Il governo tira dritto sulla riforma che riguarda il senato e per evitare ostacoli il testo della riforma costituzionale direttamente in aula, questa decisione già fonte di notevoli tensioni con altre forze politiche è un elemento dirompente all’interno dello stesso PD. La minoranza dem infatti è sul piede di guerra anche se Renzi rimane dell’opinione che le riforme dovranno essere concluse tutte entro il 15 di ottobre in quanto poi il Senato sarà impegnato sulla legge di Stabilità. Domani, nel primo pomeriggio, per non saltare nessun “gradino” della scaletta è stata convocata la conferenza dei capigruppo del Senato. La Boschi è fiduciosa: “Sono ottimista, troveremo intesa” è quanto afferma riguardo lo strappo interno al partito dopo le affermazioni dell’esponente della minoranza del Pd Doris Lo Moro. Quest’ultima dopo aver abbandonato la riunione sulle riforma, ha sottolineato che “c’è divergenza tra quello che viene comunicato all’esterno e quello che avviene nelle riunioni”. Non ci sarebbe alcun accordo per le decisioni non solo per l’art. 2 del ddl in merito alla composizione del nuovo Senato ma non ci sono punti di contatto anche su altre punti della riforma alcuni relativi all’art. 1 che riguarda anche le funzioni del Senato. Ci sono già solo per l’art.2 2800 emendamenti che la Finocchiaro però ritiene inammissibili in quanto votati in doppia lettura conforme sia al Senato che alla Camera.