Migranti, ed ora anche la Germania sospende Schengen

La sola accoglienza non è una strategia per il futuro dell’Europa

Nelle 24 ore di ieri sono entrati in Europa oltre 4 mila migranti, non è dato sapere quanti erano gli immigrati e i profughi perché le autorità serbe e ungheresi hanno smesso di chiedere i documenti. Forse un modo più rapido per favorire il deflusso verso l’Austria e soprattutto la Germania.

La prima dopo l’iniziale fase di entusiasmo, durata appena un giorno ha negato l’ingresso di altri treni provenienti dall’Ungheria, la seconda dopo aver diffuso la notizia che sul territorio tedesco c’era la possibilità di essere accolti decentemente ed aver concausato un incremento degli arrivi nelle ultime 78 ore (40mila migranti in arrivo nel weekend, il doppio rispetto allo scorso fine settimana) adesso si rende conte che è già arrivata al limite (pensate l’Italia che vive questa situazione di emergenza da anni e dei migranti che accoglie solo in minima parte sono profughi).

Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt ha infatti dichiarato: “Siamo arrivati al limite di capacità di resistenza” e servono “mezzi efficaci per frenare i flussi” ed ha avanzato l’ipotesi che l’Europa intera protegga i suoi confini. Insomma gli stati dell’U.E. devo coinvolgere le organizzazioni internazionali in modo che tutto il mondo si renda partecipe, per dare riparo ai profughi e sistemare gli immigrati “economici” in base ai posti di lavoro ed alle capacità ricettive.

In questa direzioni qualcosa si muove, L’Australia, il Canada e anche gli Stati Uniti stanno iniziando a collaborare anche se per quote minime (gli usa pare abbiano accettato di accogliere 10.000 profughi, una cifra misera se si pensa alle dimensioni degli State  ed al fatto che buona parte dei conflitti, per le quali queste masse sono in fuga, sono stati da loro combattuti\generati). La cooperazione mondiale pare sia l’idea anche di Silvio Berlusconi che è volato in Crimea dall’amico Putin al quale ha prospettato un strategia per combattere l’Isis e per arginare il flusso indiscriminato di migranti  sistemando la situazione politica nel Mediterraneo. E’ un progetto che il leader di F.I. esporrà ai capi dei governi del Ppe in occasione del congresso di Madrid.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.