Sede centrale dell’agenzia dei beni confiscati, persiste il rischio di trasferimento a Roma

Twitter ScopellitiUn twitt dell’ex- governatore calabrese, Giuseppe Scopelliti, allarma ed inquieta ancora gli abitanti di Reggio Calabria. La sede centrale dell’agenzia dei beni confiscati sarà spostata nella Capitale. Se ne era già sentito parlare, le voci si rincorrono, si attende l’ufficialità della cosa, il rischio concreto esiste ed è un’azione che ha radici lontane, già molti mesi fa, Rosy Bindi aveva svelato questa intenzione, suscitando il malcontento dei reggini, che si vedevano ancora una volta inspiegabilmente defraudati in favore dei poteri forti. In base a quale principio si voglia spostare la sede ancora non è dato saperlo, di certo è una manovra che va in netta contraddizione con uno dei tanti annunci fatti dal premier Matteo Renzi, in questo caso in relazione al rilancio del meridione, come fa ironicamente notare Scopelliti  nel suo “cinguettino”  postato questa mattina sul suo profilo twitter. agenzia beni confiscati Reggio CalabriaLa sede dell’ANBSC è uno degli argomenti più cari a Scopelliti in quanto fu lui che nel 2010, sindaco di Reggio Calabria, destinò l’attuale struttura riqualificata all’agenzia. E nel 2012 si fece promotore di un accordo di collaborazione internazionale con il corrispondente organismo delle Nazioni Unite, firmato a Vienna, contro i traffici di droga ed il terrorismo, compreso nell’accordo la gestione e l’impiego dei beni confiscati alla criminalità. Nel 2013, sempre Scopelliti, Presidente della Regione Calabria prevedeva lo stanziamento di 70.000 euro a favore del Comune di Reggio Calabria per ricavare all’interno della sede dell’Agenzia sul Viale Amendola, l’Antenna sulle Economie Criminali, un’ulteriore struttura di analisi e ricerca finalizzata a fornire a livello internazionale nuovi strumenti normativi per il contrasto della criminalità organizzata. Questo a testimonianza dell’importanza non solo simbolica che la sede centrale dell’ANBSC riveste sul territorio reggino. Spostarla sarebbe l’ennesimo errore del governo centrale. Per di più a Roma dove come dimostra l’inchiesta Mafia Capitale al momento le infiltrazioni della malavita sono ben superiori a quelle riscontrate ovunque in Italia. Speriamo che le istituzioni cittadine si mobilitino per fermare anche questo “scippo”.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.