Riceviamo e Pubblichiamo
Alla cortese attenzione del Presidente della Giunta Regionale Oliviero
Scrivo questa lettera per esprimere lo sdegno di chi contribuisce, mese dopo mese, pagando le tasse, a sostenere questa regione e senza riscontrare niente che possa tutelare i propri diritti. Io non sono una sua sostenitrice politica , come non sono sostenitrice di tutti i seguaci renziani. Scrivo da Reggio Calabria e Lei conosce bene la realtà di questa Città ” fantasma, classificata “METROPOLITANA”, denominata in modo troppo illustre per una città che viaggia con le tasse più alte d’Italia ed immersa in problematiche che appartengono a paesi del terzo mondo. Una sanità allo sbando, con carenza o totale mancanza di acqua nelle case da mesi, con strade che dopo un po’ di pioggia subiscono elevati danni che non vengono riparati per mesi. Molti di questi problemi dipendono dall’amministrazione comunale, ma quando ci ritroviamo un sindaco che non risponde ad un grado di empatia verso i bisogni dei cittadini, denunciati più volte, non ci rimane che appellarci a Lei. Reggio e’ una parte della Calabria . Da poco ho appreso la sua iniziativa di far costruire un cimitero per i migranti. Mi chiedo, io pago le tasse regionali per costruire un cimitero ai migranti o per avere i servizi che necessitano ai Calabresi per vivere dignitosamente? Davvero una madre pone la sua mano d’aiuto ad un estraneo, tralasciando il figlio che sta male?. Pensi a sostenere i suoi fratelli calabresi, che escono da ferite economiche gravi ed a stento arrivano a fine mese, senza vedersi garantito alcun servizio idoneo. Io non sono una sostenitrice di mafia-capitale, che con i suoi profughi/clandestini, imperterrita continua a sfornare nefandezze, giorno dopo giorno. Lei pero’ ha la possibilità di uscire fuori dal coro perseguendo una sua linea politica, per aiutare i suoi Calabresi, che nel frattempo hanno perso il posto di lavoro e disperatamente non sanno come arrivare a fine mese, bombardati dalle tasse. Cittadini , “succubi” in quanto non appartengono alla mafia, alla massoneria o alla politica, che ad oggi si dimostra “traditrice e antipatriottica”, facendo insorgere focolai di guerre tra diseredati.
Loredana Delfino