Il Ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan, è tornato a farsi sentire attraverso la propria pagine twitter. L’hastag che ha accompagnato le sue dichiarazioni è stato #meeting15, con riferimento all’incontro di Comunione e Liberazione a cui ha partecipato anche il premier Matteo Renzi. I temi accennati riguardano la strategia del Governo, l’Ue e il Sud.
Sul primo versante, il ministro ha chiarito che la suddetta strategia “è basata su più leve: riforme, finanza pubblica sana, investimenti pubblici e privati che sono motore crescita”. In quest’ottica, pertanto, si può aggiungere che il Governo sta lavorando, almeno secondo la convinzione e ricostruzione del braccio destro di Renzi “per rendere più facile la vita a chi rischia le proprie risorse per creare ricchezza e nuova occupazione”. Ma v’è di più perché Padoan ha rincarato al dose rispetto a una questione che non poche ilarità sta suscitando finanche all’interno della maggioranza e dello stesso esecutivo, affermando che la “riduzione delle tasse – che, peraltro, sarà accompagnata dal taglio delle spese grazie alla spending review – è parte di una sequenza di interventi programmati per il periodo 2014-2018 con obiettivo crescita e occupazione”.
Sul secondo versante, invece, contrariamente a ogni previsione degli istituti internazionali, si è spinto sino a dichiarare che “tra piano Juncker e mercati non manca la liquidità: l’Italia può diventare una frontiera dei nuovi investimenti”. Speriamo non intendesse altre svendite o forme varie di sciacallaggio economico. Per ciò che riguarda il Sud, infine, ha pensato bene di cavarsela con i solidi slogan, facendo l’ennesimo appello alla “buona attuazione delle politiche nazionali con finalizzazione a specifiche realtà” e allo studio di “facilitazioni fiscali compatibili con quadro regole”.