Chianalea di Scilla (RC): Un preteso diritto istituzionale affossa un autentico diritto civile

Giuseppe TuccioUn opinabile provvedimento comunale stronca le aspettative di una congrua componente di proprietari di immobili del Borgo Chianalea di Scilla, inibendone l’accesso con automezzi, sul presupposto della non corrispondenza tra la residenza “effettiva” e la temporaneità della dimora estiva ancorchè effettuata in abitazione di proprietà realizzata da oltre un trentennio e per la quale è permanente onorato l’impegno fiscale per la fruizione (si fa per dire!) di servizi rifiuti, idrici, fognari oltre al godimento della strada e contestuale pagamento di Imu e tributi vari. Mi sono speso negli anni decorsi per agevolare una serie di realizzazioni in favore di Chianalea. Ho personalmente e da comune cittadino, sollecitato l’impegno dell’allora assessore regionale ai lavori regionale pubblici, Ing. Pietro Fuda (testimone l’ing. Giuseppe Romeo Filocamo) per ottenere un cospicuo finanziamento a favore del Comune di Scilla per la pavimentazione di tutta la via Annunziata, inutilmente richiesto dagli amministratori nei decenni precedenti. Insieme a mia moglie Franca Arena (figlia del Comm. Giuseppe Arena che tanto prodigalmente ha contributo in epoca precedente allo sviluppo di Scilla), all’epoca quale Presidente dell’Inner Wheel, club service, ho organizzato manifestazioni pubbliche di rilievo interregionale, quali una mostra permanente di pittura, con esposizione di quadri per tutta Chianalea, realizzati da pittori provenienti anche da altre Regioni. In pari contesto unitamente alla mia consorte abbiamo organizzato il premio “Balcone Fiorito di Chianalea”, con apprezzabile disponibilità finanziaria, in favore dei cittadini che si sono contraddistinti e con il risultato aver visto adornati tutti i balconi del borgo. Analoga iniziativa ha riguardato l’organizzazione di un premio per la progettazione del restauro di tutte le artistiche fontane di Chianalea. Utilizzando conoscenze personali in Venezia ho ottenuto che in una edizione della regata storica su Canal Grande, assieme alle mitiche gondole, partecipasse un “luntre” (l’imbarcazione anticamente usata per la pesca del pesce spada) inviato ad hoc grazie alla partecipazione ed all’impegno del Comitato Chianalea, altro soggetto promotore di meritorie iniziative pro Chianalea ed a tutela delle tradizioni relative alla cultura del mare e della pesca del pesce spada; e mi fermo davvero qui. Avevo sognato che al termine di un impegnativo percorso professionale mi sarei goduto il buen retiro nella nostra casa di Chianalea , oggi impeditomi da un provvedimento sostanzialmente negativo che non equipara il vivere continuativo per alcuni mesi dell’anno (per decenni) in detta abitazione alla condizione di “residenza”, almeno stagionale, ritenuta condizione per l’ottenimento del “pass” con automezzo. I commenti sul territorio sono molteplici, ma un dato è certo: la condizione di grave disagio per i titolari di abitazioni di tal genere e delle meritevoli iniziative degli imprenditori privati che hanno avviato con sacrifici attività, dignitosamente attrattive di flussi turistici. E’ difficile dissolvere la percezione, abbastanza diffusa di un sospetto che, in fondo, un trattamento difforme sia stato riservato per situazioni consimili in talune aree particolari di marina grande…

Giuseppe Tuccio – Magistrato a riposo – Aspirante soggiornante di Chianalea

 

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