Ant-man

Attore di 46 anni dalla ricca filmografia hollywoodiana che fino ad ora non aveva mai lasciato un segno distintivo. Seppure abbia interpretato ruoli simpatici o particolari in film più o meno riusciti, mai fino al momento in cui non ha indossato la tuta di Ant-man, avrebbe potuto immaginare di entrare a far parte di quel piccolo gruppo di “eroi” pluriapprezzati.

Si tratta di Paul Rudd, che entrando all’interno dell’universo Marvel, si aggiudica un posto nella tavola rotonda dei supereroi. Tra Capitan America e Iron Man, Ant-man fa il suo ingresso nella lunga serie di “episodi” legati allo Shield, a Nick Fury e soprattutto a Stan Lee. Paul Rudd, occhi chiari, nasino all’insù e un sorriso da far perdere la testa perfino alla “Lostiana”, Evangeline Lilly, conquista il grande schermo e gli appassionati del genere con la sua interpretazione simpatica, fine e allo stesso tempo originale di un nuovo “hero” dei protettori della Terra (e Galassia).

Una pellicola, quella di Ant-Man, che conferma al pubblico che Hollywood e la Marvel fanno sul serio, e ce la stanno mettendo proprio tutta per affascinare lo spettatore, indipendentemente se al cinema, seduto sulla poltrona di velluto rosso, ha 8 o 38 anni. Già perchè al cinema, al debutto di Ant-Man, all’interno del The Space di Catanzaro Lido, non c’erano mica solo bambini, ma prevalentemente spettatori over 30. Interessante trama, interessante approccio con i dialoghi e gli “Eggs Easter” che legano i film targati Marvel, in maniera unica e prorompente, proprio come il caro amico Formica!

Ilenia Borgia

Critico cinematografico

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