In questi giorni, l’Amministrazione Comunale è stata “costretta” a notificare ad alcune attività commerciali insistenti sul Lungomare Matteotti un provvedimento di sequestro dei gazebo ivi installati. Usiamo il termine costretta, perché lungamente gli uffici comunali hanno inseguito i commercianti affinché regolarizzassero le proprie posizioni debitorie nel pagamento della TOSAP (tassa per l’occupazione spazi ed aree pubbliche) le cui aliquote sono state così fissate, per fare fronte al piano di riequilibrio imposto per la sopravvivenza dell’Ente dopo gli anni del Modello Reggio. Ma è opportuno specificare che l’occupazione del suolo pubblico a fini economici non è un diritto del privato in virtù del quale la Pubblica Amministrazione è tenuta a concedere l’area, ma solo dopo aver svolto un contemperamento tra interessi pubblici e privati, può essere consentito al privato la contrazione del godimento da parte della collettività di un bene pubblico a fronte del pagamento di una tassa. Va chiarito inoltre, che tutte le attività commerciali presenti sul Lungomare, devono in massima parte la loro fortuna alla stupenda cornice in cui sono incastonati i centralissimi gazebo dove si svolge prevalentemente la loro attività economica. Attualmente, la tariffa ammonta a giornalieri 0,64 € al mq, per un totale di € 1900 mensili e 64 euro al giorno, per 100 mq di suolo pubblico occupato, di gran lunga meno di quanto costerebbe locare un immobile privato delle stesse dimensioni e nella medesima zona. Dunque, perché si dovrebbero pagare solo 4000 € all’anno per l’occupazione di 120 mq di suolo pubblico, quando, come visto, un privato pretenderebbe almeno il doppio di quanto in media chiede ora il Comune? Qual è il profitto che il commerciante trae dallo sfruttamento del suolo dei reggini?
Perché dovrebbero continuare ad occupare abusivamente il suolo pubblico esercenti che non pagano le tasse, a scapito di chi sarebbe pronto a corrispondere quanto dovuto, non essendo concedibile altra superficie all’interno dell’area verde della Via Marina? È “incomprensibile”, è censurabile il comportamento di chi, non solo non paga, ma si scaglia contro chi vuole fare rispettare le regole nell’interesse di tutta la collettività. Trecento mila euro sottratte alle Casse del Comune sono importanti risorse sottratte a tutti i reggini che giornalmente fanno sacrifici per poter andare avanti, pagare i tributi locali e un canone di locazione per le loro attività commerciali. Sono trecento mila euro sottratte agli asili, all’assistenza degli anziani, alla manutenzione delle strade, dell’illuminazione pubblica e delle fognature. Sicuramente, nel caso in cui i commercianti dovessero pagare quanto dovuto, prestando le dovute garanzie, l’Amministrazione Comunale proverà ad individuare una soluzione che consenta loro di riaprire i gazebo sequestrati.
Riccardo Mauro consigliere comunale La Svolta