E’ stato presentato da Alleanza Calabrese un esposto denuncia art.333 c.p.p. al Comando provinciale dei Carabinieri sulla vicenda oscura del Miramare. E’ stato un passaggio obbligato visto che dal sit-in dell’1 agosto si sono susseguite una ridda di conferenze stampa, di comunicati da parte del Sindaco e dei componenti della maggioranza in cui, invece di dare delle serie delucidazioni in merito, si sono susseguiti in attacchi verso chi desiderava vederci chiaro. Abbiamo scoperchiato una delle tante pentole che negli ultimi mesi questa amministrazione ha messo a bollire, con arroganza, cercando solo visibilità e senza andare ad operare per gli obiettivi, che oggi possiamo chiamare solo promesse, che avevano tanto sbandierato in campagna elettorale. Un continuo guardarsi indietro, un continuo percorso costellato di gaffes, un continuo cammino basato sulle pompose parate alle quali i cittadini reggini loro malgrado sono stati sottoposti. Tutti passaggi compiuti sotto il mantello della legalità, della trasparenza e della democraticità. Tutto molto bello. Abbiamo più volte chiesto alla Procura con esposti di interessarsi sul 208 abbandonato con all’interno strumentazioni varie per milioni di euro. Di fare luce sugli automezzi Leonia, anch’essi del valore di milioni di euro, abbandonati e lasciati a marcire ad Archi, prima dai commissari ed oggi dall’amministrazione Falcomatà, per il 51% di proprietà dei Reggini. Non abbiamo mai avuto ascolto. L’esposto questa volta l’abbiamo presentato ai Carabinieri a cui chiediamo solamente di verificare se sul caso Miramare, il sindaco e la giunta abbia agito legittimamente. Pronti a chiedere scusa se abbiamo procurato solo un avventato allarme, ma altrettanto pronti a chiedere giustizia per Reggio Calabria e per i Reggini se il comportamento di qualcuno è stato illegittimo e si sono seguiti tutti i parametri di legge nell’assegnazione della struttura. Potranno dare anche un occhiate anche alle stanze di Palazzo San Giorgio dai “volontari” abusivi.
Il presidente – Enzo Vacalebre – Reggio Calabria 11 agosto 2015 – alleanza calabrese@libero.it
di seguito l’esposto presentato
Comando Provinciale Carabinieri
c.a. Comandante
Esposto denuncia art.333 c.p.p.
Il sottoscritto Vacalebre Vincenzo Benito Vittorio Maria, XXXXXXXXXXX, e residente a Reggio Calabria, in XXXXXXXXXXXXXXX, presidente di Alleanza Calabrese, a seguito degli ultimi atti compiuti dal Sindaco e dalla Giunta del comune di Reggio Calabria, ormai di dominio pubblico, in merito all’albergo Miramare e dopo il sit-in organizzato da noi organizzato, sabato 1 agosto, di fronte alla struttura, ritiene opportuno comunicare alla S.V. gli accadimenti e la cronologia.
Si parte da una delibera di giunta del 16 luglio 2015 rimasta celata fino al 5 agosto e dopo che i cittadini avevano chiesto delucidazioni in merito.
La delibera dava in affidamento temporaneo diretto l’albergo Miramare, bene di interesse storico e architettonico, che dovrebbe essere sottoposto a tutela da parte della soprintendenza, ad una associazione, senza la pubblicazione di un bando di evidenza pubblica che per una struttura, quale quella in oggetto, del valore di milioni di euro si dovrebbe prevedere. Questa associazione molto prima della pubblicazione della delibera, ha avuto accesso ai locali per eseguire dei lavori di cui non si conosce né la tipologia né l’entità. Quindi qualcuno dell’amministrazione ha consegnato il bene senza avere alcun titolo a farlo e qualcuno dell’associazione lo ha preso in custodia senza aver titolo a riceverlo. E’ del 7 agosto la conferenza dell’amministrazione per spiegare l’iter del procedimento. E’ stato anche detto che il sito rientrava tra i siti da concedere per le attività dell’estate reggina, però della struttura non vi è alcuna traccia quando hanno provveduto a fare la manifestazione di interessi per questi eventi. Da considerare che la giunta può dare indirizzo politico, ma sono i dirigenti a redigere per legge l’atto che vale la gestione di un bene comunale. Comunque i lavori continuano, la struttura sarà inaugurata senza che la cittadinanza abbia capito l’esatto iter dell’affidamento e soprattutto se sia esso legale o meno. Nel contempo poniamo alla sua attenzione anche il fatto che all’interno di palazzo San Giorgio prestano la loro opera, senza alcun incarico o nomina, da mesi, soggetti, tra cui figli di dirigenti e di consiglieri comunali, che sono a contatto quotidianamente con atti amministrativi anche delicatissimi. Alla luce di quanto espresso, il sottoscritto ritiene doveroso, esercitando il proprio ruolo politico, di informare codesto comando degli accadimenti al quale inoltra il presente
ESPOSTO
al fine della eventuale qualificazione giuridica de qua e la individuazione di coloro i quali potranno essere ritenuti responsabili dei fatti, la dove qualificati come reati e per i quali si chiede la espressa punizione di legge.
Vincenzo Benito Vittorio Maria Vacalebre
Alleanza Calabrese