di Fabrizio Pace – “Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!”. Queste le parole del segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, a Radio Vaticano, che pur senza citare espressamente Matteo Salvini e Beppe Grillo sembrano indirizzate proprio ai due leader di partito. Quest’ultimi il giorno antecedente si sono fatti notare per delle prese di posizione e proposte “ferme” nei confronti dell’immigrazione. Senza entrare nel merito di tali proposte, alcune delle quali a nostro avviso ragionevoli, viene spontaneo domandarsi del perché qualcuno, che appartiene ad uno stato estero, debba ancora una volta intervenire sulle vicende di “casa nostra” ed inoltre impartire lezioni non richieste, in questo caso di etica e politica. L’alto prelato, nonché statista del Vaticano, si impegnasse piuttosto a trovare delle strategie efficaci contro gli scafisti o a rafforzare l’accoglienza da parte del suo Stato. In Italia di pensatori ce ne sono già abbastanza. Sia Grillo che Salvini, in quanto rappresentanti di due partiti politici italiani, sono giustamente demandati dal popolo, che li ha votati e che paga le tasse in ITALIA, ad esprimere un parere politico sulla vicenda dei migranti cosa che invece non dovrebbe minimamente compere a Mons Galatino che dovrebbe avere a cuore solo le anime degli italiani. Non è sembrato un suggerimento il Suo, è parso piuttosto un rimprovero, una interferenza nella politica estera di un altro Stato. Il problema, che forse non è ben chiaro a chi vive in belle stanze decorate, è la situazione di molti migranti\clandestini in Italia. Tanti vivono allo sbaraglio nelle nostre piazze peggiori, mendicano per un pasto o vengono lasciati in mano alla criminalità organizzata. Gente che suscita tanta amarezza e compassione ma raccoglie poca elemosina tra i cittadini i quali purtroppo ormai donano poco, in quanto devono tenere cari anche gli spicci in un Paese che cade a pezzi ma che continua a tassarli con aliquote tra le più alte d’Europa, dando in cambio servizi scadenti (sopratutto al Sud). Occorre fermare questo fiume umano alla”foce”, occorre che i Paesi, che hanno sfruttato ed impoverito durante l’era coloniale quegli stati da cui fuggono i disperati, investano in loco per porre freno ad una situazione drammatica evitando altre morti in mare. Ma i migranti sembrano essere il business invece del secolo … sul quale lucrano i tani disonesti.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.