Il PD è pronto all’implosione a suggerirlo l’episodio della votazione per gli eventuali arresti domiciliari al senatore AP – NCD Antonio Azzolini, richiesti dai Magistrati di Trani, per la vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza. Il Senato della Repubblica Italiana ha negato l’autorizzazione a procedere esprimendosi con 189 voti contrari, 96 favorevoli e 17 astenuti espressi segretamente nell’urna. La stranezza è che inizialmente i senatori del PD riuniti in commissione si erano espressi a favore dell’arresto mentre poi, dopo che il capogruppo Luigi Zanda ieri ha lasciato libertà di coscienza, il voto è stato letteralmente stravolto in aula. Ipocrisia, falsità, cosa può indurre un dietro-front così imponente? La vicepresidente del partito Debora Serracchiani in evidente imbarazzo ha dichiarato ai media: “Non abbiamo fatto una bella figura. Dovremo scusarci”. Sarà invece che oggi il governo Renzi, non avendo più quella maggioranza plebiscitaria, deve sottostare a schemi che richiamano vecchi modi di fare di Palazzo? Ne sarebbe un segno tangibile l’alleanza mai dichiarata ma da tutti intravista con la nuova formazione di Denis Verdini. Governare con gli uomini di destra o meglio di centro destra, doveva essere un caso eccezionale richiamato dalla gravità della situazione economica del Paese ed invece sta per divenire la normalità politica per questa e la prossima legislatura. E’ di fatti l’unica soluzione che consentirebbe al premier di continuare a governare, perde dalla sinistra radicale e comunista ma acquista i moderati di centrodestra. Sarà mica già pronta la DEMOCRAZIA CRISTIANA 2.0
Fabrizio Pace