“L’ennesimo arrivo di immigrati nella città dello Stretto, in fuga da guerre e miseria, ripropone in tutta la sua drammaticità l’emergenza immigrazione rispetto a cui sono state spese solo parole da parte dell’Europa e del Governo nazionale ed esclusivamente proclami da parte di quello regionale, che hanno scelto di non intervenire anziché affrontare con risolutezza i problemi alla radice nei Paesi di provenienza”. E’ quanto afferma il presidente del Gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò in merito all’approdo, stamani, nel porto di Reggio Calabria della nave “Bourbon Argos”, con a bordo 692 migranti. “Lodevole l’impegno degli uomini delle Forze dell’Ordine in collaborazione con altri soggetti ed enti; encomiabile l’assistenza sanitaria apprestata da associazioni di volontariato, coordinamento ecclesiale e Croce Rossa italiana” – afferma Nicolò. “E’ inequivocabile che quanto sta accadendo in Europa sia una grande vergogna. Urgono misure chiare, concrete ed incisive. Si mettano da parte gli egoismi nazionali e la discrezionalità nell’interpretazione della normativa comunitaria sull’accesso, ormai diventati un comodo alibi per il diniego dell’accoglienza” – sottolinea Alessandro Nicolò. “Di fronte ai volti di uomini e donne consumati dagli stenti e dalle tribolazioni e dinanzi agli sguardi imploranti dei bambini, dobbiamo chiederci dove è finita la civiltà che abbiamo faticosamente conquistato lungo i secoli?” – si domanda il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “Non si può arretrare davanti alle difficoltà e caricare di oneri e responsabilità le regioni ed i Paesi più accoglienti per cultura e geograficamente più esposti senza che via siano un piano ed una seria programmazione nazionale in grado di razionalizzare il carico dei flussi migratori. In Calabria, ed in particolare a Reggio, si continuano a fronteggiare egregiamente gli sbarchi, applicando un sistema organizzativo efficace ed efficiente nonostante la carenza di strutture adeguate ed idonee al primo soccorso, all’accoglienza, all’identificazione ed all’espulsione e la saturazione di tutti gli spazi disponibili”. “Occorre raccogliere il monito del Pontefice, rilanciando il dialogo e la cooperazione Euro-Mediterranea, i soli in grado di abbattere i nuovi muri fisici ed immateriali che si vanno erigendo nel cuore dell’Europa” – auspica Alessandro Nicolò. “Se non si darà corso ad un’assunzione di responsabilità condivisa da tutte le regioni italiane e dagli Stati europei si resterà sempre in emergenza. Si intervenga, pertanto, con risolutezza – conclude il presidente del gruppo di Fi – predisponendo programmi diretti ai Paesi di provenienza dei migranti nonché misure adeguate a sostegno dei luoghi di approdo, per scongiurare il rischio di portare al collasso interi sistemi economico-sociali. La Calabria ha bisogno impellente di esprimere la propria vocazione turistica, ma gli unici arrivi che si registrano con continuità e frequenza, sono quelli degli sbarchi. Non vorremmo, la provocazione è legittima, che il presidente Oliverio abbia preso un abbaglio ed abbia confuso il piano per valorizzare il turismo, tanto promesso in campagna elettorale, con l’attuale strategia di smistamento dei migranti presso strutture ricettive. Verrebbe da chiedersi – conclude Alessandro Nicolò – dove sia andata a finire quella svolta annunciata che avrebbe dovuto connotare la nostra regione di un nuovo appeal per attrarre turismo di qualità. Forse è questo il piano regionale tanto annunciato per il turismo?”.
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