Che la Chiesa Cattolica in Italia conti quanto e più di un partito politico è cosa nota a tutti. Spesso i suoi vertici intervengono assumendo posizioni rigidissime nelle vicende più diverse. Così avviene di regola a Reggio Calabria dove la Curia, per fare un esempio recente, ha deciso di vietare la messa in suffragio di Benito Mussolini perché ha ritenuto che qualcuno potesse strumentalizzarla, (anche se non si sa bene per cosa) intervenendo di fatto nella vita quotidiana… Stranamente gli attenti osservatori cattolici della Chiesa reggina hanno “bucato” la notizia che tratta la bestemmia pubblica del presidente di Commissione Statuto e Regolamenti Demetrio Martino (eletto in CENTRO DEMOCRATICO una lista tutt’altro che laica). Il protagonista della vicenda si è scusato prontamente, ma non una parola, un comunicato o una “tirata d’orecchie” è giunta dal clero reggino che è abituato ad intervenire nel quotidiano. Come può non causare anche una piccola reazione una vicenda così insolita (forse è la prima volta che succede nella storia comunale o di sicuro è la prima di cui si ha menzione). Chi bestemmia è certo che va incontro ad una sanzione amministrativa oltre che al pubblico giudizio mai tenero in casi simili ma sarebbe importante capire cosa ne pensa al riguardo la Chiesa ed il suo esponente principale l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini. Non avendo letto in giro nessuna dichiarazione ufficiale, noi da buoni cristiani riportiamo il passo che si legge nel Vangelo di San Matteo:
“Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo spirito non sarà perdonata né in questo secolo né in quello futuro” (12, 31-32)
Contro chi avrà bestemmiato Martino?