Per mesi, ed in tutti i modi, abbiamo chiesto la creazione al Prefetto di una task-force, che avrebbe dovuto vedere coinvolte le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale. Questo gruppo di lavoro avrebbe dovuto operare a Reggio Calabria, per andare a verificare, ed evidentemente ad intervenire, su le tante criticità di alto degrado in cui versa la città e che potrebbero sfociare in situazioni di altissima pericolosità sociale. Essendo Alleanza Calabrese da sempre vicina alle Istituzioni dello Stato democratico, avevamo sperato che le figure interpellate si sarebbero attivate per adottare iniziative affinchè si ripristinasse un minimo di legalità e sicurezza nel perimetro urbano. Invece, negli ultimi anni, ci si è fermati a guardare, in silenzio, la fatiscenza degli edifici scolastici ed i nostri figli sottoposti al rischio continuo di crolli, la presenza dei fenomeni invasivi dell’accattonaggio, della prostituzione, del commercio abusivo da parte degli extracomunitari e dei furti commessi dai rom. Lo scenario odierno vede altri soggetti interessati, che fanno sempre più precipitare Reggio nell’inferno della più assoluta anarchia. Parliamo dei migranti, che la genialità dei “ripopolatori” ha fatto si che girino in lungo ed in largo, senza controlli, senza documenti, improvvisando bivacchi in giro per la città, fuori e dentro i portoni. Parliamo della comparsa sui muri di scritte che inneggiano a bruciare le questure e le forze dell’ordine, che sproloquiano contro chi la pensa in altro modo. Parliamo di un consigliere comunale, rappresentante delle istituzioni, che ha dato il via ad una campagna di odio che ha rianimato quattro teppistelli che oggi pensano di maramaldeggiare in città. Parliamo di Piazza Martiri della Rivolta, bonificata dalla Destra reggina dopo essere stata abbandonata all’incuria per anni. Martiri della Rivolta vilipesi ancora una volta con le targhe divelte e da noi riaffisse. E le scritte vigliacche sul muro, appena dipinto, si sono succedute all’anniversario dei Moti. Tutto ciò accade mentre, con operazioni di facciata, l’amministrazione comunale, pensa che per mettere in sicurezza la città e ripristinare la legalità, basta sequestrare un mazzo di carciofi o una cassetta di pomodori, Siamo immersi nel vuoto assoluto. Non avendo ricevuto risposte agli appelli, da parte di nessuno, Alleanza Calabrese ha deciso di istituire le Ronde Calabre. Nelle ultime ore sono già decine le adesioni pervenute da tutta la regione. Le armi delle Ronde Calabre saranno un fischietto ed un cellulare. I volontari se avvisteranno situazioni sospette, le segnaleranno alle forze dell’ordine e potranno diventare un riferimento per le persone oneste, che desiderano tutelare il loro futuro ed il loro territorio. Le Ronde Calabre sono costituite da gente che mette a disposizione il proprio tempo e la propria voglia di servire i cittadini calabresi, soprattutto quelli più sottoposti al rischio di subire atti che possono mettere a repentaglio la loro incolumità. In questa situazione di degrado, soprattutto, morale, a cui ha partecipato e partecipa parte di quella classe politica che ha abbandonato a se stessi i calabresi, Alleanza Calabrese e le Ronde Calabre saranno sempre vicine al nostro popolo, cercando di ridare quella speranza che stanno cercando in tutti i modi di toglierci. La speranza in un mondo in cui i propri figli possano crescere e, soprattutto, vivere un futuro sul quale dovrà risplendere ancora il sole.
Tutte le città calabresi devono essere restituite ai cittadini onesti.
Il presidente – Enzo Vacalebre