Campioni di Italia. Il CSI reggino ha celebrato i vincitori dei titoli nazionali in una cerimonia sobria, ma emozionante che ha fatto rivivere agli oltre 150 atleti presenti gli indimenticabili attimi di gloria sportiva vissuti tra Montecatini e Lignano Sabbiadoro. Un momento di festa condivisa con il Presidente regionale del CONI, Maurizio Condipodero, e con il Consigliere Provinciale e Regionale, Francesco Cannizzaro. A fare da cerimoniere il Presidente provinciale del CSI Reggio Calabria e Consigliere nazionale, Paolo Cicciù. Sorrisi, selfie e abbracci: i riconoscimenti più belli sono stati quelli dei ragazzi presenti, dagli 8 ai 50 anni, che in divisa sociale hanno colorato la Sala delle Conferenze della Provincia di Reggio Calabria. « Un vivo ringraziamento – ha affermato il Presidente del CONI, Maurizio Condipodero – a questi ragazzi che aiutano noi grandi a vivere lo Sport con i suoi valori originali. La mia storia richiama al CSI e sono consapevole che stiamo premiando degli atleti che si sono distinti in campionati che nulla hanno da invidiare a quelli federali ». Un attestato importante da parte della massima autorità sportiva regionale, che conferma la grande amicizia reciproca tra il CSI ed il CONI, prima con Mimmo Praticò, adesso con lo stesso Condipodero. Sulla stessa lunghezza d’onda, Francesco Cannizzaro: « Grazie al Centro Sportivo Italiano per quello che con coraggio riesce a fare. Senza ombra di dubbio è l’ente di promozione sportiva che riesce più di tutti a permeare sul territorio e questa serata ne è la testimonianza ». Cannizzaro poi ha proseguito « Mi impegno personalmente affinché l’Ente Provincia sostenga le attività del CSI: è essenziale che la politica “scenda in campo” e sia di aiuto a chi agevola la pratica sportiva per tutti ». Sollecitato dai due, il Presidente Cicciù ha affermato come « questa Sala torna a colorarsi di blu-arancio, dopo gli Stati Generali dello Sport Giovanile che per la prima volta in Italia abbiamo avuto il coraggio di aprirli proprio qui a Reggio Calabria ». La platea ha vissuto con partecipazione questo momento di confronto sulle “sorti” dello Sport, in una fase storica in cui quello reggino sta attraversando crisi profonde. « Bisogna aiutare le società sportive: spesso i costi sono esorbitanti. Penso alle strutture, penso alle opportunità come le fasi nazionali che costringono i genitori a mettere mano al portafoglio per far vivere questa esperienza al proprio figlio, ma non tutti se lo possono permettere. Stiamo mettendo in piedi diversi percorsi di inclusione sociale attraverso lo Sport, dai disabili agli immigrati, e non mancheremo di stimolare, sempre e comunque, gli Enti Locali sensibili, come la Provincia, ed il CONI, che è la nostra casa ». Dopo questa prima fase di dibattito, si è passati con solerzia a ripristinare al centro della scena i veri protagonisti della serata: gli atleti. Così sono stati premiati per la partecipazione alle fasi nazionali il Nuovo Basket Soccorso(Pallacanestro Allievi), Real Modena (Calcio a 7 Open), Volley Val Gallico (Pallavolo Open). Poi la medaglia di bronzo nel Calcio a 7, under 12 per la “Bernardino Cordova”; un gradino più alto per la Scuola Calcio “Mirabella” (CA5, U.14), l’Oratorio Salesiano Bova(CA5, Juniores), Sporting Locri (CA5 Femminile Open). Poi gli ori: in primis le ragazze plurimedagliate della Ginnastica Ritmica “Restart”, con ben 5 medaglie. Poi i due ori (CA7, U.12 e CA5, U.10) per l’Academy Viola “Armando Segato”. La grande sorpresa dell’oro della Pallacanestro Bagnara nella categoria U.12 vinta di un punto contro la Fortitudo Bologna e sempre contro i felsinei la riconferma della Basket Aleandre che per il secondo anno consecutivo sale sul tetto di Italia nel Basket Open. In conclusione dei lavori, Paolo Cicciù, ha voluto sottolineare come « oggi si conclude un anno sportivo CSI: sicuramente avremmo commesso errori organizzativi e forse non saremmo stati perfetti in tutti le nostre performance. Noi, da veri sportivi, vogliamo fare tesoro di tutto questo. Ma vogliamo sottolineare come le nostre attività, che ormai sono diventate un punto di riferimento per tutti, si concludono con delle cerimonie istituzionali, dove a vincere sono i valori. A settembre, premiando i vincitori del campionato “Volontari in Campo”, destineremo il ricavato ad un’opera sociale. Dico questo per scavare, se ce ne fosse ancora bisogno, una netta differenza con chi organizza tornei col montepremi in soldi o peggio ancora in “buoni” da giocarsi alle slot machine. Il CSI, potrà fare errori tecnici e gestionali, come tutti, ma su questo è decisamente un’altra cosa».
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