Lo dichiara in una nota il presidente di Forza Italia al Consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò.
“Lo sviluppo della Calabria, nelle parole del governatore, si sarebbe dovuto giocare sul tavolo della politica degli investimenti dei fondi comunitari. Ma a causa del forte ed irresponsabile ritardo di questa legislatura, di fatto mai partita, e con quasi un anno già alle spalle, la regione si fa trovare impreparata agli appuntamenti con la Commissione Europea. Una gestione inadeguata delle politiche comunitarie – dichiara Nicolò – che colpisce al cuore la nostra affannata economia che, invece, con un corretto utilizzo dei fondi potrebbe trovare un po’ di respiro e recuperare quel gap esistente con altre realtà più competitive, superando lo stallo in cui versano interi comparti da cui dipende la qualità della vita dei cittadini. Preoccupa – continua il Capogruppo di Forza Italia – la superficialità con cui, al di là dei soliti proclami a cui ormai non crede più nessuno, si continua ad affrontare la programmazione comunitaria, nonostante durante le passerelle in riva allo Stretto testimonial d’eccezione avevano ammonito la classe dirigente politica calabrese sulle consistenti possibilità finanziarie destinate alla regione e sulla sfida, da non perdere, per programmare lo sviluppo. Oliverio e la maggioranza che lo sostiene, oggi certamente con uno stato d’animo più tiepido, si erano spesi non poco per rivendicare un ruolo di primo piano “per imprimere una svolta” e recuperare i ritardi nell’assegnazione dei fondi comunitari residui della precedente programmazione onde evitare il rischio di perderli e di vederli assegnati ad altre regioni dell’obiettivo convergenza. La scadenza di inizio autunno per la presentazione, da parte della Calabria, del programma per la partecipazione ad Horizon 2014-2020 è l’ultimo treno che la regione non può permettersi di perdere. Il centrosinistra, imbrigliato al proprio interno da una litigiosità continua, non potrà perseverare diabolicamente nell’indolenza a discapito dell’intero sistema economico e produttivo regionale, castrando gli investimenti in programmi di sviluppo. Le professionalità messe in campo dalla giunta Oliverio dovranno dimostrare quello scatto di reni che serve per fare ripartire il sistema Calabria. Nonostante l’esecutivo sia stato spogliato dalla connotazione politica che le è propria – incalza Nicolò – non potrà sottrarsi dal dare quell’indirizzo politico che serve per fare partire la macchina organizzativa che la giunta ha tenuto sostanzialmente ferma per troppo tempo. E ciò con buona pace del ‘partito degli scontenti’ che sta prendendo consistenza, direi legittimamente dopo gli ultimi episodi che hanno caratterizzato il varo della ‘Giunta del Presidente’, all’interno del Consiglio regionale nelle fila della maggioranza. Vigileremo – conclude – affinché questa estate non trascorra improduttivamente perché l’appuntamento di settembre con la Commissione europea non sia l’ennesimo buco nell’acqua di Oliverio.