Come intitolava un film parecchi anni fa “ Se tutto va bene siamo rovinati”, questo titolo potrebbe andare a “pennello” per il PD a livello locale. Se leggiamo le cronache politiche degli ultimi giorni, possiamo notare come dal Nord alle “Isole comprese” le amministrazioni PD non stanno proprio navigando in “acque calme e tranquille”. Possiamo vedere che a Milano il Vicesindaco si è dimesso dalla sua carica istituzionale, ma il fatto viene minimizzato dal Vicesegretario PD Debora Serrachiani, definendolo come un’incrinatura del rapporto di fiducia” con il sindaco Pisapia, sindaco che non si ricandida, il cui successore non si sa chi mai potrà essere, infatti le famose “primarie” quelle che avrebbero dovuto “rottamare” il vecchio ordinamento politico, non si pensa saranno fatte per Milano, ma sarà tutto da vedersi in corso d’opera. Scendendo giù per lo “Stivale” arriviamo a Roma dove la stessa situazione di Milano la possiamo vedere nel comune capitolino. Con le dimissioni del vicesindaco Luigi Nieri sono 7 (su 12) i membri della giunta che hanno abbandonato Marino nell’arco degli ultimi due anni. Dall’inizio dell’inchiesta di Mafia Capitale alla pubblicazione della relazione del prefetto Franco Gabrielli c’è stata un’ecatombe di esponenti locali del Pd romano. Il partito è stato commissariato e dato in gestione a Matteo Orfini. Per ovviare all’empasse, sembra che il posto di Vicesindaco di Marino, sia stato offerto al “disoccupato” Nichi Vendola, per blindare l’alleanza tra Pd e Sel. Da chi sia partita questa iniziativa non sembra dato a sapersi, ma stà di fatto che la trattativa esista e servirebbe ad entrambi le figure politiche. Da una parte abbiamo un Vendola in cerca di rilancio anche personale dopo il tramonto malinconico della sua lunga esperienza da governatore in Puglia e ancora alle prese con il futuro incerto di Sel, e dall’altra un sindaco Marino, che abbisogna di “stampelle” politiche, anche se si ritrova tra le mani un partito sfilacciato, quasi senza più base e con un governo locale che non funziona più. E se Roma crolla, Marino rischia di non essere l’unica vittima eccellente. Continuando la discesa passando per la Calabria, arriviamo in quel della Sicilia dove il dibattito interno del partito a livello locale si sviluppa sulle difficoltà nel sostenere il governatore Rosario Crocetta un “caos” a livello istituzionale nella regione Sicilia. Di fronte a tutto ciò, la vicepresidente minimizza e dalle pagine dell’Unità ritiene i vari problemi solo delle “criticità diverse tra loro e di natura locale”…. Chissà se i dirigenti PD vivano nel loro mondo oppure no….