Definirla disavventura è poco. L’agonia dell’imprenditore italiano Roberto Berardi, arrestato in Guinea nel 2013, si è conclusa con la sua scarcerazione, avvenuta, secondo quanto si è appreso, il 9 luglio scorso. L’uomo era stato condannato a scontare una pena di due anni e quattro mesi ma, adesso, è in viaggio per tornare in Italia.
La notizia è stata diffusa anche dal senatore del PD Luigi Manconi. “Roberto Berardi, l’imprenditore italiano detenuto da due anni e sei mesi in Guinea Equatoriale, per lungo tempo in isolamento, è uscito dal carcere di Bata il 9 Luglio”. Questo è quanto si legge sul sito internet del politico, che reca ancora: “Temevo davvero che Roberto non uscisse vivo da quella prigione – ha affermato Rossella – Si chiude un periodo per me e i miei figli di sofferenza e angoscia ma il primo pensiero è per Roberto e le sue condizioni di salute: al telefono è felice ma molto provato”.
“Berardi – ha aggiunto Manconi – è stato liberato giovedì scorso, ma solo dopo aver avuto la certezza che Roberto fosse in viaggio per l’Italia, si è deciso di dare la notizia; questa storia si è protratta troppo, incredibilmente e immotivatamente, e se ora c’è un lieto fine il merito è dello stesso Berardi che ha resistito ad abusi e sevizie, della moglie Rossella e dei familiari che non si sono mai rassegnati, e di coloro che si sono mobilitati a favore del nostro connazionale. Molto si deve inoltre alla serietà e alla professionalità del nostro Ambasciatore, Samuela Isopi, del corrispondente consolare Massimo Spano e di tutta la macchina della Farnesina.”